I cumuli rimossi sono costati 72 mila euro ma i rifiuti sono di nuovo in strada
Gela. Più di 72 mila euro, già impegnati per coprire il costo delle recenti attività di rimozione dei cumuli di rifiuti, che erano sparsi ovunque in città. Mentre i tecnici del municipio hanno perfezi...
Gela. Più di 72 mila euro, già impegnati per coprire il costo delle recenti attività di rimozione dei cumuli di rifiuti, che erano sparsi ovunque in città. Mentre i tecnici del municipio hanno perfezionato gli atti che consentiranno il pagamento della somma dovuta alla Licata Clean Service, scelta per rimuovere i cumuli, i rifiuti tornano in strada. E’ bastato poco perché si riformassero cumuli, già in diverse zone. Dal centro storico a via Romagnoli, passando per Scavone e diversi quartieri periferici. Insomma, il palliativo della rimozione è servito a ben poco. Tanti continuano a non osservare le fasce di raccolta differenziata e i cumuli fanno di nuovo bella mostra, in città e fuori dal perimetro urbano. Il sindaco Domenico Messinese ha cercato di salvarsi in calcio d’angolo, ma alla sua chiamata i consiglieri comunali non hanno risposto.
Pure i pannolini sporchi non vengono raccolti. La recente riunione dei capigruppo, chiesta da Messinese, è andata deserta. Una delle condizioni imprescindibili, per diversi gruppi politici, è la revoca all’assessore Simone Siciliano della delega all’ambiente, se non addirittura il “licenziamento”. Per ora, il sindaco va per la propria strada e sul groppone ci sono oltre dieci milioni di euro di debiti fuori bilancio, solo per la gestione del servizio rifiuti. In più occasioni, proprio dal consiglio comunale è arrivata la richiesta di rivedere il calendario settimanale, inserendo il riassetto, senza far scattare nuovi servizi aggiuntivi. Per ora, niente di fatto e anche la raccolta dei pannolini sporchi diventa un problema. Diversi residenti di Largo Cadore, a Caposoprano, lamentano il fatto che la raccolta non venga effettuata con regolarità.
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