Gela. Il sindaco Domenico Messinese ha scelto di chiamare in giunta l’assessore Valentino Granvillano, già rappresentante del consorzio Gela C’Entro, nel tentativo di avere gli esercenti locali dalla propria parte. Una decisione che non sembra aver sortito gli effetti sperati. Le associazioni di categoria non le mandano a dire al sindaco e alla sua giunta. “Dobbiamo denunciare che su tematiche importanti per l’economia del territorio è venuto meno da parte dell’amministrazione comunale un metodo di concertazione – dicono Antonio Ruvio, Francesco Trainito e Rocco Pardo – che abitualmente caratterizzava il confronto con le associazioni di categoria. Un errore e una scelta che non possiamo condividere. I cosiddetti corpi intermedi sono da sempre un’interfaccia seria e credibile tra le amministrazioni e le attività economiche, capaci di dialogare e di fare proposte concrete, avendo come obiettivo il benessere della comunità su cui influisce, direttamente o indirettamente, il tessuto produttivo locale. Alla base di tutto questo vi è però il confronto tra le parti, cosa che soprattutto negli ultimi tempi è gravemente mancata. Le associazioni di categoria devono essere coinvolte ed ascoltate”.
Le organizzazioni datoriali degli esercenti si compattano per contestare le scelte univoche della giunta. I vertici locali di Confesercenti, Casartigiani e Confcommercio chiedono che si riapra il dialogo, senza presenze non “istituzionali”. “In un tavolo che deve essere di concertazione con le associazioni di categoria – dice ancora Ruvio – non dovrebbero entrare in merito alcuni commercianti invitati a titolo personale. E’ semplicemente vergognoso. Le associazioni di categoria non si sono mai tirate indietro rispetto al loro ruolo ed anzi lo rivendicano con forza. Per questo motivo, chiedono al sindaco di riprendere quel metodo di lavoro che vedeva nel confronto con le rappresentanze del sistema produttivo un passaggio cruciale ed autorevole nei ragionamenti legati allo sviluppo del territorio”.
