Gela. Cassonetti smaltiti in blocco, cumuli di rifiuti tra le arterie cittadine e percentuale di raccolta della differenziata crollata al 25 percento. Sono queste solo alcune delle motivazioni che potrebbero avere spinto l’amministrazione comunale ad avviare l’iter di esonero della società campana Tekra dal servizio di gestione dei rifiuti. Gli addetti dell’ufficio Igiene avrebbero contattato almeno sei ditte che operano nel territorio.
Secondo le prime indiscrezioni, con un’ordinanza, il sindaco Domenico Messinese sarebbe pronto ad affidare il servizio ad un’altra impresa. La decisione potrebbe, addirittura, anticipare la scadenza del bando in itinere, fissata per il primo gennaio 2016. Il servizio costa mensilmente alle casse del Comune 550 mila euro.
La notizia non è stata ancora confermata dal Comune ma alcuni titolari delle imprese contattate non smentiscono. In verità, il sindaco Messinese non ha mai fatto mistero di non condividere l’operato della Tekra che, ad oggi, non avrebbe ricevuto alcuna nota di inefficienza. La prima contestazione potrebbe arrivare però adesso, con il mancato dislocamento dei mille cassonetti richiesti dall’amministrazione comunale. Circa seicento, infatti, sono stati smaltiti in blocco.
Quelli in ferro erano stati rubati, con azioni furtive avvenute presso l’autoparco comunale. Gli altri, in plastica, sono stati incendiati. Attualmente il Comune non possiede cassonetti per la raccolta dei rifiuti.