Gela.
Si apre con il racconto di trincee sulla vita di Filippo il convegno che si è tenuto oggi in occasione della giornata di promozione sociale sulla disabilità è stata organizzata dall’associazione Ama Filippo . Un incontro che punta a sensibilizzare la popolazione e a far conoscere la figura del caregiver familiare.
“Abbiamo questa associazione partendo dalla vita vissuta con Filippo e come caregiver. La richiesta d’aiuto nasce dal bisogno di essere accompagnati in questo percorso da tante figure, non solo terapisti ma anche istituzioni,medici, scuola. Tutti possono rendere più facile nel loro piccolo la vita dei caregiver e dei loro disabili.” Ha dichiarato Michela Gullo ,presidente dell’associazione “Ama Filippo”.
La particolarità del caregiver è che non si tratta di una figura professionale esterna pagata per un servizio che offre, come può essere la badante, ma di un parente che, per scelta, decide di assistere un suo caro a titolo gratuito..
”Il coraggio di chiedere aiuto” è il tema centrale su cui hanno espresso il proprio punto di vista le diverse figure professionali ospitate come relatori .
“ Il coraggio di cui parliamo oggi devono averlo solo i genitori dei bambini che iniziano la scuola ma tutti i caregiver che hanno un disabile in famiglia. Il ventaglio delle figure professionali dell’associazione è molto vasto e tutti noi possiamo fare la differenza e ,in modo o nell’altro portare aiuto e sollievo alle famiglie che chiedono sostegno.” Ha aggiunto l’insegnante Milena Pizzo.
“L’avvocato si pone a tutela di diritti dignità e salute. È importante garantire al disabile e alle loro famiglie quelli che sono diritti inviolabili della nostra costituzione.”Conclude l’avvocato Alfredo d’Aparo.
L’incontro ha visto la partecipazione anche di volontari che attraverso mezzi diversi come la musica hanno cercato di donare un sorriso ai ragazzi che soffrono di disabilità.
