Gela. I carabinieri del Nucleo operativo ecologico avranno un presidio, anche in città. Si è conclusa la fase di valutazione, che ha coinvolto tre diversi ministeri. “Il decreto istitutivo è pronto – dice il senatore Pietro Lorefice che ha seguito l’evolversi della procedura – è stato trasmesso alla Corte dei Conti, per la relativa registrazione. Siamo riusciti a portare a termine il coordinamento tra i ministeri interessati”. La presenza, sul territorio locale, dei carabinieri del Noe, a più riprese è stata rilanciata, anche dalle associazioni ambientaliste. In un’area a forte incidenza industriale, che ancora oggi risente dell’impatto ambientale che si è manifestato nei decenni, i militari dell’arma, specializzati, potrebbero rappresentare una maggiore salvaguardia. Soprattutto le aree rurali continuano a patire le conseguenze di smaltimenti illeciti di rifiuti ma anche di altre azioni, che deturpano il territorio. I roghi e i rifiuti sversati tra i campi, sono solo alcuni segnali di una realtà, sicuramente segnata da veri affronti all’ambiente e alla salvaguardia di aree, anche sottoposte a vincoli, come nel caso della Riserva Orientata Biviere. Uno dei responsabili, Emilio Giudice, in diverse occasioni ha chiesto di valutare la presenza stabile dei carabinieri del Noe. I militari dovrebbero trovare collocazione nella caserma di piazza Roma, dove è già allestito un posto fisso che fa riferimento al reparto territoriale, che ha invece sede principale nella caserma di via Venezia. Il Noe dei carabinieri è già attivo in altre aree dell’isola, ma sul territorio non c’era mai stata una presenza stabile, che ora pare possa concretizzarsi a breve. La riconversione green della raffineria di contrada Piana del Signore ha in parte allentato la pressione dell’industria pesante ma i rischi non mancano, come ha dimostrato il recente incendio, che si è sviluppato nell’impianto Ecofining, proprio della nuova green refinery. Al momento, non pare possibile delineare una tempistica precisa, per l’avvio ufficiale delle attività del Noe, in città e nel territorio limitrofo. Probabilmente, il decreto conterrà ulteriori indicazioni. Di recente, la procura locale ha ufficializzato un’intesa con l’Arpa regionale, che ha avviato le attività di polizia giudiziaria, attraverso una sezione locale. I pm della procura hanno più volte avviato indagini su illeciti che toccano il territorio e la salvaguardia ambientale.
Un supporto stabile del Noe dei carabinieri potrebbe rappresentare un altro tassello importante, in una città che ha risentito, in maniera pesante, dei risvolti dell’industrializzazione e che deve fare i conti anche con tante situazioni al limite. In un territorio, classificato come Sin, oggi è presente anche un’intera filiera dell’impiantistica dei rifiuti, a partire dalla discarica Timpazzo, che negli scorsi mesi è tornata a far discutere. Ci sono anche tanti procedimenti di bonifica che non sono mai entrati nel vivo, con vaste aree, fortemente compromesse.