I capannoni “agricoli” dove si vende di tutto, nuovi controlli sulla statale 117 bis

 
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Gela. Una stretta sui capannoni “agricoli” utilizzati invece per ospitare vere e proprie attività di vendita commerciale, violando in questo modo la disciplina urbanistica e non solo?

Negli ultimi mesi, sono stati diversi, almeno una ventina, i sopralluoghi effettuati dai tecnici comunali e dagli agenti di polizia municipale all’interno di strutture che, autorizzate in area agricola per lo svolgimento di attività della stessa portata, sarebbero state utilizzate per ben altro. Attività commerciali mascherate, anche in maniera piuttosto blanda, da strutture rivolte solo alla lavorazione di prodotti agricoli. La fascia presa di mira dai controlli è quella che si estende lungo la statale 117 bis per Catania.
Negli scorsi giorni, un provvedimento di demolizione è stato emesso nei confronti dei titolari di un’azienda che, ottenuta l’autorizzazione a costruire in area agricola per dare vita ad un capannone all’interno del quale lavorare prodotti della terra, si sarebbero invece dedicati alla vendita di mezzi pesanti, messi in bella esposizione.
Ovviamente, non è l’unico caso e, forse, è quello meno plateale. Negli anni, non sono mancate le varianti al piano regolatore generale che hanno permesso, in zona agricola, l’edificazione di strutture solo ed esclusivamente destinate al commercio.
Varianti ad personam? Per non parlare di un’area mercatale, in attesa di risolvere gli annosi cavilli che ancora oggi impediscono di sceglierne una definitiva, attualmente ospitata in una struttura realizzata in zona E, ovvero agricola. 

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