Hub del banco alimentare nell’ex mattatoio, Greco scrive ad Eni e Enimed: chiesto riscontro su lavori

 
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La struttura interna dell'ex mattatoio di via Cascino

Gela. Con provvedimento rilasciato a fine settembre dallo Sportello unico per le attività produttive, è stato definitivamente completato l’iter autorizzativo in favore della società Enimed (come già riportato) per avviare i lavori di rifunzionalizzazione dei locali dell’ex mattatoio, da adibire ad hub del Banco alimentare. Considerato che il provvedimento prevede che l’esecuzione dei lavori dovrà avvenire, sotto l’osservanza delle vigenti disposizioni in materia di edilizia, igiene e di polizia locale, entro un anno dalla data di rilascio, pena in difetto l’automatica decadenza, il sindaco Lucio Greco ha inviato una lettera al presidente di Raffineria Walter Rizzi e all’amministratore delegato di Enimed per “conoscere la data di avvio dei lavori, ovvero di eventuali ritardi o problematiche eventualmente sorte, stante l’importanza che riveste il progetto in ambito sociale per la nostra comunità”.

Secondo quanto previsto dall’accordo, il Comune concederà i locali in comodato d’uso per dieci anni, mentre Enimed, Raffineria di Gela ed Eni Rewind si faranno carico dei lavori di ristrutturazione e dell’adeguamento degli impianti per farne un centro di stoccaggio e distribuzione delle derrate alimentari. Il Comune stima, in questo modo, di poter aiutare tra le 5800 e le 7900 unità, stimolando la già spiccata propensione all’associazionismo e alla creazione di reti sociali.

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