Gela. Lo zainetto rosa appoggiato sulla bara bianca. Tanti fiori, una gigantografia di Ludovica, il quadro appoggiato sulle due bare con la foto di Nuccia e Ludovica abbracciate.
Insieme. Oggi nell’abbraccio eterno.
La chiesa evangelica di Settefarine è gremita di gente. Molti indossano la maglietta bianca con le foto di Ludovica e Nuccia. Ci sono anche rappresentanze di carabinieri, polizia, guardia di finanza, sindaco e assessore Di Francesco. I vigili urbani hanno scortato il corteo che si è mosso dall’abitazione di via Portuense.
Il pastore Giacomo Loggia ha presieduto l’omelia funebre.
“Un numero infinito, immenso di angeli di Dio fanno festa con voi. Voi siete uscite dalle problematiche della vita terrena ed entrate nella già nella gloria di Dio. Resta il segno tangibile nei cuori, un taglio di sofferenza tremendo. Cerchiamo una risposta per quanto accaduto che non c’è. Non abbiamo diritto di pretendere spiegazioni”.
L’amore di Ludovica per i cantici e Dio. “Oggi vogliamo fare festa affinchè questo lutto, questo dolore si tramuti in gioia. Ludovica era una bambina continuamente attratta dalla bellezza della chiesa. Cantava alzando le mani verso il cielo. Era sensibile alla presenza di Dio. Piangeva ascoltando i canti.
La rivelazione. “Lunedì notte ho sognato Nuccia. Lavorava da mio genero. Non sono andato a trovarla in parrucchieria ma all’obitorio… Era una rivelazione. Nuccia era una ragazza umile e sempre seria. Ha mostrato fede”.
Un fedele, ha detto di aver avuto una visione. “C’erano Nuccia e Ludovica accanto a Gesù Cristo“.
Struggente l’addio della sorella Giorgia. “Ciao, amore mio. Ciao, mamma. Siete speciali e lo sarete sempre“.
Il papà Luigi, distrutto, abbraccia le due bare. “Fallo un miracolo, mi mancano troppo...”
