Gela. Un presunto vasto giro di droga, soprattutto hashish, da piazzare in città.
L’hashish “marchiato” Porsche. Sono dodici gli imputati attualmente sotto processo davanti al giudice Manuela Matta. Tutti giovanissimi, finirono tra le maglie dell’inchiesta “Porsche” risalente, oramai, a cinque anni fa. Sui panetti di fumo veniva impresso, stando a quanto accertato dagli inquirenti, proprio il noto marchio della casa automobilistica. Gli scambi di messaggi, in molte occasioni, sarebbero avvenuti anche utilizzando le chat del social network facebook, nel tentativo di sfuggire ad eventuali intercettazioni telefoniche. Intanto, proprio davanti al giudice Matta è stato sentito il perito incaricato di trascrivere il contenuto delle intercettazioni comunque acquisite dagli investigatori. A giudizio, ci sono Alessandro e Danilo Casisi, Giuseppe Retucci, Giuseppe Grillo, Eleonora Schibuola, Andrea Scimè, Claudia Vacirca, Tommaso Santo, Angelo Verderame, Luigi Nicosia, Giuseppe Curvà e Raissa Fraglica. Sono tutti accusati di aver fatto parte del gruppo di pusher che avrebbe agito in città e non solo. Alla prossima udienza fissata per il 20 settembre inizieranno ad essere sentiti alcuni degli investigatori che si occuparono dell’indagine, durata circa un anno. Nel pool di difesa, invece, ci sono gli avvocati Davide Limoncello, Salvo Macrì, Giacomo Ventura, Ivan Bellanti, Lia Comandatore, Francesco Enia, Paola Carfì, Luigi Cinquerrui e Mariella Giordano.