Gela. Il primo confronto avverrà stamattina. Vincenzo Valenti, il 39enne che ha ucciso con tre coltellate il fratello Alessandro, comparirà davanti al gip del tribunale, Alberto Leone.
Assistito dall’avvocato Carole Macrì, il fratricida potrà rispondere alle domande del magistrato. Il sostituto procuratore Silvia Benetti, che coordina le indagini, chiederà la conferma dell’arresto operato dai carabinieri per omicidio volontario.
Ieri pomeriggio intanto è stato conferito l’incarico al professor Cataldo Raffino, che ha eseguito una prima ispezione cadaverica esterna. Il consulente legale avrà sessanta giorni di tempo per depositare la perizia. La moglie ed alcuni fratelli sono rappresentati dai legali Fabio Fargetta e Vittorio Giardino. Le operazioni peritali si sono protratte fino a tarda serata. I funerali non sono stati fissati.
Il fratricidio è avvenuto domenica pomeriggio in via Bonanno, angolo via Nicolò Minardi, nel quartiere San Giacomo. Il primo esame necroscopico ha confermato Alessandro Valenti è stato colpito al petto, al braccio e alla tempia con un coltello da cucina che il fratello aveva preso dalla casa in cui viveva insieme col padre. Vincenzo Valenti è recluso nella casa circondariale di contrada Balate.
