Bergamo. Totalmente incapace di intendere e di volere e socialmente pericoloso. Sono queste le conclusioni espresse davanti al gup del tribunale di Bergamo dal perito nominato per valutare lo stato psichico del quarantaquattrenne Maurizio Novembrini. Il gelese, da alcuni anni residente in Lombardia, ha ucciso il fratello cinquantunenne Carlo e la compagna Maria Rosa Fortini. Le conclusioni espresse in aula dal perito sono state confermate anche dal consulente di parte scelto dal legale che rappresenta i familiari della donna uccisa (parti civili all’udienza preliminare), l’avvocato Rocco Lombardo. Quando un anno fa l’imputato entrò nella sala slot di Caravaggio, in provincia di Bergamo, sparò a bruciapelo contro il fratello e la sua compagna. Per loro non ci fu nulla da fare. Il duplice omicidio è stato interamente ripreso dai sistemi di videosorveglianza dell’attività commerciale.
A chiedere e ottenere una perizia psichiatrica è stato il difensore di Novembrini, l’avvocato Paolo Birolini. A marzo, toccherà al pm e alle altre parti concludere. Le indicazioni fornite dal perito, però, sembrano chiudere a qualsiasi possibilità di condanna, anche se non è da escludere che il quarantaquattrenne possa essere sottoposto ad una misura di sicurezza, vista la pericolosità sociale accertata dal perito nominato dal giudice. Dopo l’arresto ammise di aver sparato perché temeva che il fratello volesse fargli del male.
