Gela. Ha scontato interamente la condanna a cinque anni e otto mesi di detenzione che gli venne imposta con l’accusa di tentato omicidio dell’ex compagna. Venne ferito anche il fratello della donna. Entrambi furono colpiti con una lama, anche se l’arma non venne mai ritrovata. Sono passati ormai diversi anni da quei fatti e oggi il quarantunenne Giuseppe Scilleri non è più pericoloso. Il magistrato di sorveglianza gli ha revocato la libertà vigilata. Non ha più misure a suo carico. Il giudice ha accolto le motivazioni avanzate dalla difesa, sostenuta dall’avvocato Giuseppe Fiorenza. Il legale, nell’istanza, ha fatto riferimento al mutamento delle condizioni di vita di Scilleri. Secondo quanto riferito, si è messo alle spalle quelle vicende e si sta reinserendo, anche da un punto di vista lavorativo. In base alla sentenza di condanna definitiva, avrebbe dovuto sostenere anche due anni di libertà vigilata. La misura sarebbe cessata solo nell’estate del prossimo anno.
Per il giudice, però, le condizioni sono notevolmente mutate e il quarantunenne, da allora, non è mai più stato coinvolto in fatti di violenza, seguendo un’esistenza diversa, come ha spiegato il legale che lo assiste. La decisione del giudice di sorveglianza nisseno fa cadere l’ultima misura che gravava su Scilleri.
