Gela. “Per sopraggiunti motivi di carattere personale che non consentono il prosieguo
nello svolgimento di detta nomina, lo scrivente comunica le proprie dimissioni volontarie”.
E’ solo una parte del testo della comunicazione che il geologo Enrico Ascia ha inoltrato, negli scorsi giorni, al sindaco Angelo Fasulo. In questo modo, ha rinunciato, dopo due anni di attività gratuita prestata in favore dell’ente, all’incarico di referente tecnico esperto locale per i lavori istruttori della commissione Aia-Ippc del ministero dell’ambiente e della tutela del mare e del territorio.
In sostanza, Ascia, per due anni, è stato il punto di riferimento dell’amministrazione sul fronte delle misure imposte al gruppo Eni per la produzione in città, con tanto di vincoli alle emissioni, compresa la famosa autorizzazione integrata ambientale.
Incarico che lo ha spinto a costanti viaggi tra la Sicilia e Roma, tutto a proprie spese salvo un rimborso per i soli costi vivi. “Purtroppo – spiega – ho quasi esaurito i permessi datoriali previsti per legge e li ho dedicati tutti a ricoprire, a mie spese, l’incarico assegnatomi. L’ho fatto con molto piacere e impegno. Siamo riusciti ad ottenere ben quattro decreti ministeriali, pubblicati sulla gazzetta ufficiale, che hanno imposto vincoli restrittivi alla produzione nella fabbrica Eni, necessari per attenuare l’impatto ambientale. Adesso, però, è arrivato il momento di lasciare”.
Negli scorsi mesi, tra i banchi del consiglio comunale, si erano levati dubbi su un presunto nuovo incarico d’oro assegnato dal sindaco, facendo proprio riferimento all’attività del dottor Enrico Ascia.
“Altro che incarico d’oro! – conclude – ho sostenuto tutte le spese necessarie di tasca mia e solo per rappresentare l’ente comunale in una sede così importante con l’obiettivo d’incidere sul processo di mitigazione del rischio ambientale in città. Ho utilizzato le ore di ferie riconosciutemi per partecipare a tutti gli incontri, sottraendole alla mia famiglia. L’ho fatto con molto piacere e per non pesare su nessuno”.