Gela. I rilievi della Corte dei conti sarebbero stati del tutto elusi e, così, Giuseppe Di Dio e gli altri consiglieri del gruppo di Articolo 4 hanno scelto di portare in aula una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Angelo Fasulo.
“L’elusione semanticamente è un atto di furbizia – scrive proprio Di Dio – perpetrato dai proponenti e dai redattori dell’atto deliberativo ai danni del consiglio comunale che è stato coinvolto inconsapevolmente e oggi si trova in questa spiacevole ed ambigua situazione solo per aver dato fiducia incondizionata. Molti dei consiglieri sanzionati hanno votato in seguito ai pareri favorevoli e sicuramente basandosi sulla fiducia del proponente, che è il sindaco, e sui pareri tecnici perché sono di supporto all’organo politico e cioè ai consiglieri comunali. Sulla fiducia, perché tutti sapevano che c’era un pregresso di debiti ma nessuno sapeva che gli stessi non fossero stati inseriti e contabilizzati e quindi tenuti volutamente nascosti al fine di raggirare i conti e quindi non sforare il patto di stabilità”.
La giunta e il sindaco, quindi, sapevano e, adesso, non riescono a rispondere alle indicazioni giunte dai magistrati contabili. Per questa ragione, Articolo 4 chiede al sindaco di lasciare il suo posto.