Bergamo. Convalidato l’arresto del quarantatreenne gelese Maurizio Novembrini, accusato del duplice omicidio del fratello, il cinquantunenne Carlo, e della compagna dell’uomo, la quarantunenne Maria Rita Fortini. I due sono stati freddati, a colpi di pistola, all’interno di una sala slot di Caravaggio, in provincia di Bergamo. Maurizio Novembrini, dopo qualche ora, è stato fermato dai carabinieri di Treviglio. Si è presentato, questa mattina, davanti al giudice delle indagini preliminari del tribunale di Bergamo. Difeso dall’avvocato Paolo Birolini, si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha voluto comunque rilasciare dichiarazioni spontanee. Avrebbe detto di essersi recato nella sala slot armato, con una pistola semiautomatica, ma non con l’intenzione di uccidere. In base alla sua versione, sarebbe stato aggredito dal fratello Carlo e i colpi sarebbero stati esplosi accidentalmente. “Mi ha rovinato la vita”, si è sfogato dal gip.
Il duplice omicidio. Una versione, però, che non collima con le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza della sala, diventata teatro del duplice omicidio. Maurizio Novembrini avrebbe anche riferito di essere stato più volte vittima di minacce da parte del fratello. Non ha chiarito, però, le ragioni della sua presenza in quella sala. Dopo il fermo, non è sta esclusa l’ipotesi di rancori dovuti a ragioni sentimentali, probabilmente un possibile tradimento. Ma la versione non è stata confermata. I pm della procura di Bergamo gli contestano il duplice tentato omicidio, aggravato dalla premeditazione, e la detenzione illegale della pistola semiautomatica. I magistrati hanno chiesto ed ottenuto la convalida dell’arresto e Novembrini rimane detenuto nel carcere di Bergamo.