Guardia venatorie ferme da quattro mesi: sit in di protesta davanti la Prefettura

 
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Gela. Senza lavoro ormai dalla fine di giugno. Venticinque Guardie venatorie della provincia hanno deciso di fare sentire la loro voce.

Stanchi delle promesse, ieri mattina, hanno promosso un sit-in di protesta davanti la sede nissena del prefetto e della provincia. Accusano la politica regionale, con particolare riferimento il governatore Rosario Crocetta, di non avere garantito un servizio vitale spedendo venticinque famiglie nella lunga lista dei senza reddito. Una decisione che nel frattempo ha causato il blocco del servizio di vigilanza ambientale in tutto il territorio di Caltanissetta. A tendere la mano alle venticinque Guardie venatorie è stato Raffaele Sirico, commissario straordinario della provincia, il quale ha fissato un incontro a fine mese alla presenza degli esponenti nisseni all’Assemblea regionale siciliana. “Dopo ore di attesa ci ha ricevuto il commissario straordinario della provincia – spiega Marcantonio Maniscalco, guardia venatoria – Ha fissato un nuovo incontro per martedì 30 settembre. In quell’occasione saranno presenti gli onorevoli della provincia all’Ars, tra Gianluca Micciché, Giancarlo Cancilleri, Giuseppe Arancio e Pino Federico. Speriamo possano trovare una soluzione. Da due mesi non percepiamo stipendi. La situazione economica è decisamente catastrofica. Il governo regionale retto dal governatore Rosario Crocetta – conclude Maniscalco – ha cancellato con un colpo di spugna un servizio vitale per l’ambiente, gettando nella disperazione venticinque famiglie”.

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