BOLOGNA (ITALPRESS) – Il Cda del Gruppo Hera ha approvato il Piano industriale al 2023, che riflette un forte impegno per un ulteriore sviluppo industriale, insieme a una rinnovata spinta sul fronte della circolarità e della gestione e mitigazione dei rischi. Hera ha definito il Piano al 2023 elaborando strategie di rafforzamento commerciale e industriale basate su modelli di business sempre più sostenibili e indirizzando al meglio le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dall’evoluzione digitale. In particolare, il Gruppo sviluppa il proprio Piano al 2023 su 3 direttrici strategiche. Anzitutto la crescita industriale, condizione indispensabile per poter continuare a distribuire valore in misura crescente. Poi il risk management, con un approccio di medio-lungo termine necessario per anticipare le azioni di mitigazione dei rischi a cui sono esposte le utility, in particolare quelli legati al cambiamento climatico. Infine, l’economia circolare, con la continua promozione di progetti e iniziative concrete che indirizzino efficacemente gli obiettivi di riduzione, riuso, riciclo, recupero o rigenerazione.
Il nuovo Piano industriale prevede investimenti per circa 2,9 miliardi, di cui circa 2 miliardi per il mantenimento della attuale base impiantistica e 900 milioni per il suo ulteriore potenziamento. In particolare, sono previsti in aumento gli investimenti per lo sviluppo organico degli impianti, a cui saranno destinati 540 milioni, 120 in più (+30%) rispetto alla precedente pianificazione. A fronte degli investimenti stanziati, il Gruppo Hera prevede un MOL di 1.250 milioni di euro al 2023, in aumento di 219 milioni rispetto ai 1.031,1 milioni di fine 2018. “Gli indirizzi del nostro Piano industriale, così come le azioni messe in campo da Hera negli anni passati, sono coerenti con la crescente attenzione su sviluppo sostenibile, economia circolare e decarbonizzazione. Nel Gruppo la sostenibilità è connaturata alle stesse strategie aziendali”, ha sottolineato Stefano Venier, Ad di Hera.
(ITALPRESS).