Greco vuole mani libere, più “civismo” e sulla giunta decide lui: andrà fino in fondo?

 
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Greco ha preteso autonomia di decisione

Gela. Pronosticare le sue scelte, in vista della giunta-bis, è praticamente impossibile. Ormai, tutti gli alleati del sindaco Lucio Greco aspettano che si pronunci ufficialmente. Le consultazioni avviate una settimana fa sono di fatto terminate. Negli ultimi giorni, l’avvocato ha avuto diversi faccia a faccia con quelli della sua coalizione; effetti collaterali, almeno da un punto di vista politico, non ne sono mancati. Una cosa l’hanno capita tutti, Greco vuole le mani libere. Sembrerebbe intenzionato a marcare la nuova giunta con scelte che siano soprattutto riconducibili alla sua firma politica. Agli esponenti dei partiti che lo sostengono (almeno fino ad ora) ha detto chiaramente che le prossime caselle da riempire non avranno simboli ufficiali o al massimo potrebbe rifugiarsi nei tecnici. Le mani libere del sindaco hanno mandato su tutte le furie i forzisti, che ieri non hanno usato l’arte del traccheggio politico, anzi. Il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Luigi Di Dio ha spiegato che il partito deciderà a breve il da farsi. Il progetto messo sul tavolo da Greco non lo ritengono più collettivo, ma solo individuale. “I partiti gli sono serviti per essere eletto e ora non gli servono più”, ha detto Di Dio. Parole che, inutile nasconderlo, trovano il sostegno del deputato regionale Michele Mancuso, tra quelli che hanno messo la prima sigla sull’intesa “arcobaleno”. Se il nuovo gene “civico” di Greco dovesse prendere buona parte del Dna politico della giunta-bis, allora qualcosa da ridire potrebbero averla anche quelli del Pd, per ora in posizione di attesa. Essere messi nelle retrovie dai “civici” non è un’opzione presa in considerazione dal segretario cittadino Peppe Di Cristina e dai suoi. Durante l’incontro ufficiale in municipio, al sindaco avrebbe spiegato che, a determinate condizioni, potrebbe scegliere di ritirare il suo assessore di riferimento.

Se saranno solo espedienti per mettere sul chi va là il sindaco, si capirà tra pochi giorni. Ieri sera, Greco ha radunato gli esponenti della sua lista madre, “Un’Altra Gela”. Pare che abbia confermato la volontà di rimanere in un alveo politico “civico”, eventualmente da rafforzare. In maggioranza, è sempre più difficile districarsi tra partiti, movimenti e sigle che nascono a sorpresa. Neanche i “civici”, o almeno una grossa fetta del gruppone, sembrano fidarsi troppo di un sindaco che, forte del ricorso respinto dal Tar, pare aver intrapreso una seconda vita politica, da “civico” convinto. Eventuali scompensi di rappresentanza potrebbero scatenare un domino che dal vicesindaco Terenziano Di Stefano fino al forzista Michele Mancuso e al dem Peppe Di Cristina, trasformerebbe la maggioranza in un “arcobaleno”, forse un po’ più “ribelle” del previsto.

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