Gela. Un governo di “scopo”, per evitare il dissesto e cercare di chiudere alcuni capitoli del programma di tre anni fa (soprattutto rispetto ai progetti finanziati). Sembra questa la traccia che man mano emerge in una crisi politica che potrebbe concludersi a giorni. Il sindaco Lucio Greco, che ieri ha nuovamente messo insieme alleati della prima ora e partiti di centrodestra, cercherà di tirare le somme e di avere una giunta, al massimo entro i primi giorni della prossima settimana. Una ripartenza sotto la bandiera ufficiale del centrodestra è sostanzialmente esclusa. Qualche volenteroso su quel fronte c’è e non farà mancare un supporto istituzionale su atti “per la città”. Non ci sarà nessun ingresso in giunta dei partiti di quest’area politica. Pare che anche ieri sera sia emerso chiaramente. La chiusura è totale dagli azzurri di Forza Italia, che ieri non hanno neanche preso parte al confronto. Il divorzio tra Greco e i berlusconiani è quasi del tutto assodato, nonostante l’avvocato si rifaccia a quel perimetro politico e tra i suoi abbia alcuni esponenti che a loro volta sono stati vicini a quei colori. I cuffariani della Nuova Dc, che hanno premuto per l’azzeramento e si sono fatti carico di sondare il campo del centrodestra, sono pronti a proseguire in maggioranza, anche senza impegni diretti in giunta. A questo punto, il sindaco potrebbe riprendere da dove si è fermato, ma forse con qualche volto nuovo. Nonostante i tanti dubbi su quanto deciso e sulle dimissioni chieste agli assessori, civici e autonomisti alla fine potrebbero optare per un atto di distensione verso la città. Quello che dovrebbe prendere forma a breve potrebbe essere (salvo nuovi colpi di scena) una sorta di governo “emergenziale” che cercherà anzitutto di non finire con il dissesto. Gran parte degli alleati (ma anche chi non appoggia il sindaco) nutre molti dubbi sul fatto che l’ente sia in condizioni tali da giustificare la misura estrema. C’è la convinzione che con i giusti accorgimenti si possa riequilibrare la linea finanziaria ed economica. Evitare il peggio è la parola d’ordine, indipendentemente dalla composizione politica della giunta.
La casella delle dimissioni dell’avvocato, allo stato, non è da prendere in esame. Greco vuole andare avanti e l’ha fatto capire a chiare lettere, ad alleati e non. Con la ripresa dell’attività amministrativa, qualcosa potrebbe cambiare anche negli uffici della burocrazia municipale. Sembrerebbe una condizione condivisa. Potrebbero esserci variazioni in ruoli apicali. La politica vuole farsi sentire e molti non sono per nulla d’accordo con le scelte intraprese anche sul capitolo finanziario. Tutte condizioni che sono state messe sul tavolo del sindaco. Arrivare a fine mandato senza dissesto e con i progetti principali ben avviati potrebbe essere il focus sul quale lavorare. L’avvocato, alla fine, un appoggio dovrebbe ottenerlo, senza alcun ulteriore impegno dagli alleati, compreso quello ad una ricandidatura che non pare tema all’ordine del giorno.