Gela. Sembrava che almeno per arrivare al consolidato 2020 la strada, in aula consiliare, fosse meno tortuosa. Invece, in serata, è mancato il numero legale, dopo poco più di un’ora di dibattito, ancora concentrato sul contenuto della relazione del sindaco Lucio Greco. Al consolidato, in realtà, i consiglieri comunali non ci sono neanche arrivati. Il numero legale già non c’era al momento di valutare il piano per la polizia municipale. I pro-Greco, allo stato, non hanno i numeri per arrivare in autonomia a votare l’atto finanziario, almeno al primo “colpo”. Il sindaco Lucio Greco l’ha capito e al termine del suo intervento, in risposta soprattutto alle osservazioni dell’opposizione, ha apertamente chiesto ai suoi di essere “più coesi, più uniti”, senza trascurare “i consiglieri di opposizione più responsabili”. C’è necessità di fare chiarezza politica e a Greco l’hanno ribadito due consiglieri di maggioranza, l’indipendente Luigi Di Dio e il capogruppo di “Una Buona idea” Davide Sincero. Il sindaco, però, formulando le sue risposte sulla relazione, ha sfruttato l’occasione per rispondere alle sempre maggiori contestazioni che gli vengono mosse. Ha citato anche “offese” che gli sono giunte dai banchi di opposizione. Non ha mai fatto il nome del consigliere comunale Salvatore Scerra, ma era palese che si riferisse alle dure parole che l’esponente di centrodestra gli aveva riservato, sempre in aula, la scorsa settimana. “Bisognerebbe vergognarsi per vicende molto più gravi”, ha detto. Così come ha voluto rispondere anche all’esponente di Fratelli d’Italia, Sandra Bennici. All’ex dem Alessandra Ascia ha spiegato, invece, che la sua amministrazione comunale non ha aumentato la Tari sui rifiuti, ma anzi ha bloccato del tutto i servizi aggiuntivi (con relativi costi).
L’avvocato è andato dritto al punto, in un’ormai palese rivalità politica, sferrando l’affondo in direzione dei banchi degli ex alleati di “Liberamente”. E’ ritornato sulle dimissioni dell’ingegnere Giovanni Costa, in quota “Liberamente”. “Se n’è andato senza stile, senza fair play – ha detto – non ha mai dato soluzioni. Voleva, però, la testa del dirigente Collura, servita su un piatto d’argento”. I consiglieri Vincenzo Casciana e Pierpaolo Grisanti, che l’hanno accusato di mentire sulla vicenda dei dirigenti dimissionari, sono stati bollati come “paladini della libertà”, parafrasando la denominazione del loro gruppo politico. Greco non ha trascurato neppure l’addio al Comune dell’ingegnere Grazia Cosentino. “Ha fatto una scelta e non perché abbia avuto problemi con l’amministrazione comunale”, ha spiegato. Verso l’altro dirigente Antonino Collura ha invece avuto parole di apertura, visto quanto sta accadendo. “Devo dire che i lavori di viale Mediterraneo sono ripartiti grazie al lavoro e alla maestria del dirigente Collura”, ha voluto precisare. Il numero legale, però, non c’era. Se non dovesse esserci neanche al secondo appello del presidente Salvatore Sammito, in aula si tornerà domani sera. Il consolidato è ritenuto decisivo per sbloccare la procedura per il nuovo dirigente da assegnare al settore ambiente. “Non basta votare il consolidato per assumere o nominare nuovi dirigenti – dice però la grillina Virginia Farruggia – ma bisogna rivedere il piano triennale del fabbisogno di personale”.