“Greco tradito dal centrodestra”, dem: “Abbiamo lasciato la nave perché l’ha fatta affondare”

 
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I dirigenti dem durante un'assemblea

Gela. La questione Gela sta nuovamente alimentando le distanze piltiche, decisamente conclamate, che separano il sindaco Lucio Greco dal Pd. Ieri, l’avvocato ha indicato come “demagogico” l’intervento del componente della direzione nazionale del partito, Peppe Di Cristina, anche rispetto agli strumenti istituzionali rimasti lettera morta. Ha parlato di un “Pd che ha abbandonato la nave”. “Il sindaco non capisce o fa finta di non capire. La questione del caso Gela ai vertici nazionali del Pd è stata già portata sia in precedenza sia durante i recenti lavori dell’assemblea nazionale, attaverso Peppe Di Cristina, con riscontro evidente. Il segretario nazionale Schlein l’ha ripresa positivamente nella sua replica. Naturalmente il Pd – fanno sapere il commissario Arancio e i vice Fava e Di Dio – non è forza di governo che decide le azioni da portare avanti o meno”. Per i dem, è proprio il centrodestra al quale si rifà il sindaco ad avergli girato le spalle. “Si interroghi, semmai, sul perché i suoi riferimenti politici istituzionali e di partito, provinciali, regionali e nazionali, oltre a non muovere dito a favore delle istanze del territorio locale, hanno sempre assistito passivamente a tutti i tagli dei finanziamenti per la città, perpretati dai governi regionali di Musumeci e Schifani e da quello nazionale della Meloni. A riguardo – aggiungono – ricordiamo il voto contrario in commistione bilancio all’Ars per i finanziamenti destinati alla città, arrivato  dai componenti del centrodestra. Il non aver dato seguito ai successivi atti politici e amministrativi da parte del ministro per il sud Carfagna, ai tempi di Forza Italia, per il Contratto istitizionale di sviluppo, portato avanti dal predecessore Giuseppe Provenzano del Partito Democratico, sollecitato in merito fortemente dal Pd locale, è un altro segnale”.

I dem infine non rinnegano l’uscita dal governo della città. “Il Partito democratico, dopo un anno è uscito dalla giunta di governo perché si è reso subito conto dell’inadeguatezza politica del sindaco Greco nell’affrontare e portare avanti le problematiche della città. Dopo ha portato avanti una opposizione politica ferma ma costruttiva negli interessi della città. Il Pd – concludono – ha fatto bene a scendere dalla nave, che con il capitano Greco e il suo equipaggio è andata ad affondare, trascinando purtroppo con sé anche la città. Adesso il sindaco e la sua coalizione, unitamente agli altri partiti di centrodestra fuori dalla sua giunta della stessa area, hanno il gravoso compito di spiegare alla città come abbiamo fatto a ridurla in questo stato di dissesto, non solo finanziario ma anche sociale. Il Pd lavora con impegno per dare alla città nelle prossime elezioni comunali un sindaco e una giunta, capaci e trasparenti, adoperandosi per la messa in campo di una coalizione di forze politche progressiste, riformiste, civiche, con un condiviso programma fattibile e credibile, che possa avere il giudizio positivo degli elettori”.

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