"Greco sta con i nemici di Gela?", Di Cristina: "Se salta Agenda Urbana riconsegni la fascia"
Gela. “Basta ambiguità politiche. Il sindaco scelga da che parte stare”. Il segretario provinciale del Pd Peppe Di Cristina, all’indomani di un rilancio amministrativo, che a molti ha fatto storcere i...
Gela. “Basta ambiguità politiche. Il sindaco scelga da che parte stare”. Il segretario provinciale del Pd Peppe Di Cristina, all’indomani di un rilancio amministrativo, che a molti ha fatto storcere il naso, ripropone la questione politica e lo fa lanciando segnali di forte dissenso. L’alleanza tra l’avvocato Greco e i dem, ormai da tempo non esiste più. Il Pd, oltre un anno fa, decise di lasciare l’intesa “arcobaleno”, vittoriosa alle amministrative del 2019. Da Timpazzo al servizio rifiuti, fino alla sanità e ai definanziamenti, Di Cristina è un fiume in piena, che tracima proprio quando si tocca il punto delle scelte amministrative del sindaco e della sua alleanza. Il Cga che ha dichiarato legittimo il taglio dei 33 milioni di euro del “Patto per il Sud”, per il segretario provinciale del Pd non può giustificare trionfalismi. “Esultare davanti alle macerie della città – dice – delinea in maniera netta il confine che racchiude i veri nemici di questo territorio. C’è chi sta banchettando sulle macerie di un’intera città. E’ una vergogna. Tra le altre cose, i giudici del Cga spiegano che quei tagli si potevano fare, ma senza che ci fosse l’obbligo di farli. Invece, il governo Musumeci ha depennato tutto, senza troppi problemi”. Il segretario dem si riferisce soprattutto ai gruppi di centrodestra (Forza Italia e Udc), che supportano il governo Musumeci, ma che in città sono nella giunta Greco. A Palermo, tagliano; in città, invece, ne subiscono le conseguenze. Per Di Cristina, è questo lo scenario alimentato da un sindaco “che non sa da che parte stare”, aggiunge. “Greco esca dall’ambiguità politica – attacca l’esponente dem – dica chiaramente se sta con quelli che vogliono trasformare Timpazzo nella discarica di tutta la Sicilia oppure con chi si oppone a questo scempio. Dica se sta con chi taglia i fondi destinati alla città oppure con chi si oppone al modus operandi del governo Musumeci. Dica se sta con chi ha ridotto ai minimi termini la sanità in città oppure con chi vorrebbe servizi e strutture. Chi esulta per la legittimazione dei tagli, dovrebbe recarsi in astanteria, al pronto soccorso dell’ospedale “Vittorio Emanuele”, per comprendere veramente quale sia la situazione. Pochi medici e operatori sanitari, tra mille difficoltà, vanno avanti senza veri supporti e in assenza di risorse, mentre il governo regionale continua ad inaugurare strutture e reparti in altri territori”. L’ultima nube, solo in ordine di tempo, che ora inizia a stazionare sopra il municipio, è quella di altri tagli, questa volta ai fondi di “Agenda Urbana”. Questa mattina, nel corso di un confronto con il gruppo tecnico e con l’Autorità Urbana, i deputati regionali grillini Ketty Damante e Luigi Sunseri, hanno sollevato il timore, che ritengono fondato, di eventuali tagli che il governo Musumeci, a fine anno, potrebbe imporre sui fondi di “Agenda Urbana”. Il gruppo di lavoro avviato in municipio sta pedissequamente rispettando la tabella di marcia, ma i grillini hanno messo sul chi va là, anche il vicesindaco Terenziano Di Stefano.
“Se il governo regionale dovesse tagliare anche i fondi di “Agenda Urbana” – conclude il segretario provinciale dem – allora, penso che Greco dovrebbe consegnare la sua fascia tricolore direttamente nelle mani di Musumeci. Per tutte queste ragioni, il sindaco dovrebbe prendere una posizione netta, che fino ad oggi non c’è stata”. I democratici sembrano intenzionati a far uscire allo scoperto il sindaco, che si trova a dover mediare con Palermo, pur di evitare una rottura istituzionale, che probabilmente sancirebbe la fine definitiva dell’alleanza “arcobaleno” e quella anticipata della fase 2, ancora infarcita di partiti alleati del governatore siciliano.
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