Gela. Si accende la campagna elettorale. Lucio Greco scettico sulle compensazioni di 32 milioni di euro che porteranno subito 18 cantieri. Per Greco si tratta di pannicelli caldi. “Queste riunioni tra Regione, Comune ed Eni, alla vigilia, guarda caso, dell’elezioni comunali, confermano i miei dubbi sulla valida dell’accordo firmato il 6 novembre – dice il candidato – Al di là di qualche pannicello caldo non c’è nulla a garanzia del futuro industriale della nostra città”.
“Abbiamo la netta impressione che l’Eni, da sempre padrona del territorio, abbia voluto dare una mano e ricambiare la cortesia ai suoi amici Crocetta e Fasulo, che per ragioni differenti hanno firmato quell’accordo favorevole per l’Eni e devastante per la città. Quello che Gela si aspetta non sono promesse da marinaio ,espresse, tra l’altro, in lingua straniera, simili al latinorum usato da Don Abbondio Per prendere in giro Renzo”.
“Quello che invece la città si aspetta è un intervento serio e deciso da parte del governo nazionale in grado di ricompensare un territorio che ha pagato un alto e pesante prezzo in termini economici, sociali ed ambientali, per gli interessi dell’azienda. Così è stato fatto sia a Taranto, che in tutte le altre realtà industriali su cui il governo nazionale è intervenuto con decisione”.
“Una classe politica degna di questo nome non deve avere la preoccupazione di garantire se stessa, in prossimità delle elezioni, deve avere invece la forza di saper garantire gli interessi dei cittadini. Se non è capace di questo, meglio passare la mano ad altri”.
Intanto in vista delle elezioni amministrative, domenica 3 alle 18.30, presso il teatro comunale Eschilo in piazza Sant’Agostino, si terrà la convention di ufficializzazione della candidatura a sindaco di Lucio Greco. L’avvocato Greco, esponente del centro destra per la lista civica “Un’altra Gela”, ufficializzerà i nomi dei candidati a sostegno del suo progetto politico. Nel corso della convention saranno indicati anche i nomi dei primi tre assessori designati nella squadra dell’eventuale governo Greco.
