Gela. L’obiettivo immediato era il sì al regolamento per il trasporto disabili. Dopo ore di confronto, ieri sera, l’assessore Nadia Gnoffo ha ottenuto il via libera dall’assise civica. Per Forza Italia e per la stessa Gnoffo ora si aprono le riflessioni. Al momento, l’invito che arriva dagli azzurri, magari anche per prassi istituzionale, è ad “andare avanti”. Al dibattito di ieri ha voluto assistere il coordinatore cittadino Vincenzo Pepe. “Già al termine del vertice di maggioranza della scorsa settimana – dice – ho consigliato al sindaco Lucio Greco di fare una verifica incontrando i partiti, per poi tirare le somme con tutta la maggioranza. Anche noi vogliamo capire come intenda andare avanti e come pensa di rimodulare la giunta. Chiaramente, faremo le nostre valutazioni, soprattutto se non dovesse convincerci”. Il coordinatore berlusconiano, anche ieri sera, ha però avuto sensazioni sicuramente poco allettanti, almeno da un punto di vista politico. “Il segnale che si è lavorato male l’abbiamo avuto ieri sera, durante la discussione in aula consiliare sul regolamento per il trasporto disabili, per noi fondamentale – aggiunge – era tutto surreale visto che esponenti di maggioranza attaccavano l’assessore Gnoffo, un rappresentante della loro stessa giunta. Hanno contestato duramente sia il sindaco che il dirigente del settore. Ad un certo punto, non ho più capito chi fosse maggioranza e chi, invece, opposizione. Sono segnali preoccupanti”. Forza Italia sia è compattata sull’assessore Gnoffo e ad oggi non pare per nulla probabile una staffetta in casa azzurra, in vista di una possibile rimodulazione della giunta. Questa mattina, nel post-voto, l’assessore ha parlato di amarezza per i silenzi del sindaco e per gli attacchi dell’area civica. Se Forza Italia decidesse di lasciare, si aprirebbero nuovi scenari, probabilmente anche per la mozione di sfiducia dell’opposizione. Pepe mette subito le cose in chiaro. “Io non sono per la mozione di sfiducia – dice ancora – il sindaco è stato eletto dal voto popolare. L’opposizione fa il proprio dovere ma io, personalmente, non condivido la mozione. Se ci sono le condizioni, che la presentino pure”. Un’ultima riflessione va ad un altro ambito dove spesso lo scontro è aperto, quello della sanità locale.
“Agli esponenti della Consulta per le disabilità – conclude – voglio solo dire che usciamo da due anni di pandemia. Il nostro nosocomio, per lungo tempo, è stato destinato esclusivamente al contrasto del contagio Covid. Tutti gli altri reparti si sono fermati. Con il nuovo governo regionale, ci metteremo subito al lavoro per restituire ciò che la pandemia di fatto ha sottratto all’offerta sanitaria locale”. Gli azzurri, nonostante il sì al regolamento per il trasporto disabili, rimangono in guardia e vogliono capire se sia rimasto qualche spiraglio per arrivare a fine mandato oppure se l’esperienza “arcobaleno” di tre anni fa sia ormai troppo sbiadita.