Gela. Mentre sono in corso le consultazioni politiche con i gruppi che sostengono la sua maggioranza, il sindaco Lucio Greco ha scelto di chiamare a rapporto tutti i suoi. Domani, salvo cambiamenti per eventuali impegni istituzionali, in municipio dovrebbe tenersi una riunione della coalizione “arcobaleno”. Tutti intorno allo stesso tavolo, ma a quanto pare non si parlerà solo di politica. Greco vuole verificare la possibilità di agire in giudizio per contestare il provvedimento della Regione che fissa, per il prossimo 19 aprile, le elezioni provinciali, questa volta di secondo livello, ovvero saranno chiamati alle urne solo l’avvocato e i consiglieri comunali, insieme a tutti gli omologhi del territorio nisseno. Una scelta maturata dopo la richiesta arrivata dal Comitato per lo sviluppo dell’area gelese, presieduto da Filippo Franzone. Gli esponenti del Csag hanno protocollato in Comune l’istanza per la nomina di un legale che agisca al Tar Palermo, chiedendo l’annullamento del provvedimento che fissa le consultazioni elettorali per la Provincia, ma che soprattutto faccia valere l’efficacia dell’esito del referendum, che ha schierato la cittadinanza per il passaggio alla Città metropolitana di Catania (poi ratificato dal consiglio comunale). Greco potrebbe fare fronte comune con altri sindaci del territorio, come Massimiliano Conti (primo cittadino di Niscemi) e Nino Cammarata (sindaco di Piazza Armerina).
Anche nel Comune ennese l’obiettivo sarebbe di aderire alla Città metropolitana di Catania e già il Comitato aveva provveduto alla nomina di legali. Probabilmente, il sindaco ne approfitterà per valutare questa vicenda insieme ai suoi, senza farsi scappare l’occasione di fare il punto sulle consultazioni in atto.