Gela. Nonostante il tentativo di riattivare una linea di condivisione all’interno della maggioranza, compreso il vertice di ieri sera, c’è ancora molto da registrare. La dura polemica di ieri mattina, nel corso del consiglio comunale sul rendiconto 2019, sta facendo emergere delle crepe evidenti non solo nel rapporto, ormai del tutto compromesso, tra l’amministrazione comunale e l’opposizione, ma anche in quello interno agli “arcobaleno”. Una discrasia di vedute che addirittura tocca i vertici, ovvero il sindaco Lucio Greco e il presidente dell’assise civica Salvatore Sammito. A ventiquattro ore di distanza dall’affondo plateale dell’opposizione, che ha parlato di “volgare inadeguatezza” del primo cittadino e di Sammito, l’avvocato Greco non risparmia colpi a nessuno. “Sono profondamente amareggiato per l’intervento del consigliere comunale leghista Giuseppe Spata in merito al mio presunto atteggiamento denigratorio nei riguardi dell’opposizione. Voglio sottolineare che, da un anno a questa parte, l’opposizione si è caratterizzata per aver portato il dibattito politico su un terreno estraneo alla normale dialettica politica.
Non mi riferisco solamente agli innumerevoli ricorsi che hanno rallentato l’azione amministrativa – dice – non mi riferisco nemmeno alle varie denunce presentate che hanno avvelenato il clima, ma al tentativo continuo di screditare me e l’intera giunta utilizzando mezzi che rasentano la diffamazione. Per essere più chiaro, mi riferisco alla lettera anonima, utilizzata dall’opposizione al fine di impedire e ostacolare il corretto svolgimento delle mansioni di un consiglio comunale, chiamato a votare uno degli atti più importanti per la vita della città”. Il sindaco ritorna sulla missiva che denuncia una possibile speculazione sulla cessione di un’area sportiva a Macchitella. L’opposizione ha fatto leva sul contenuto della lettera e ha lanciato sospetti sul piano delle alienazioni, poi comunque approvato dalla maggioranza. Qualcosa però non torna neanche nei rapporti tra l’avvocato e il presidente dell’assise civica Salvatore Sammito, da anni politicamente molto vicini.
Ieri, il presidente è stato tirato in ballo dall’opposizione che lo ritiene fin troppo schierato con la maggioranza. E’ stato definito “segretario di maggioranza” e a sua volta ha ribattuto, spiegando tra le altre cose di non aver condiviso l’intervento del primo cittadino, che lunedì sera al termine del consiglio sul bilancio di previsione ha tacciato l’opposizione di assumere condotte “speciose e strumentali”. Secondo Greco, quanto accaduto nel tentativo di sollevare dubbi sulla regolarità degli atti propedeutici al bilancio sarebbe una “volgare strumentalizzazione”. Sammito ha preso le distanze interrompendo l’intervento del sindaco. Greco però non ha gradito. “Sono altrettanto amareggiato per la conclusione con la quale il presidente del consiglio comunale ha liquidato il mio intervento – conclude – forse, non si è reso conto della gravità delle accuse che ci sono state mosse”. Non è la prima volta che Greco “richiama” pubblicamente Sammito, che a sua volta è più volte intervenuto a tutela dell’assise civica, quando si è trattato di impedire che dai vertici dell’amministrazione partissero esclusivamente invettive politiche. Servirà probabilmente un chiarimento ancora più profondo, per evitare altri corto circuiti istituzionali.