Gela. Un problema di “metodo”. Si possono sintetizzare così le perplessità politiche che stanno montando tra le fila della Nuova Dc, il gruppo centrista che appoggia l’amministrazione comunale e che ha in giunta l’avvocato Giuseppe Licata. Il coordinatore cittadino Natino Giannone, che al progetto cuffariano è stato tra i primi ad aderire, non lo nasconde. “Onestamente, non riesco a comprendere il metodo del sindaco – dice – che continua ad assumere decisioni, senza condividerle con gli alleati. Manca il dialogo e l’ho fatto notare più volte”. La scorsa settimana, proprio Giannone e il consigliere comunale del gruppo, Vincenzo Cascino, hanno confermato le loro perplessità. “Notiamo con rammarico che non c’è una situazione politica serena e nemmeno sono state create le condizioni per averla”, hanno detto. Gli esponenti del partito dell’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro, non sembrano intenzionati ad aprire un nuovo fronte di crisi, ma sicuramente attendono maggiori spiragli dal sindaco. “Non può essere che ci sia sempre una bega politica, che fa poi rallentare il lavoro – aggiunge Giannone – l’assessore Giuseppe Licata ha dimostrato di saper lavorare, adattandosi anche alle difficoltà gestionali. C’era stata affidata la delega all’urbanistica e l’abbiamo portata avanti, con risultati. Ora, ci sono state assegnate nuove deleghe e stiamo andando avanti. Ma serve dialogo vero, che è utile affinché tutti gli alleati possano assumersi la responsabilità delle scelte amministrative. L’assenza di condivisione, del resto, non la contesto solo al sindaco ma anche agli altri partiti. Ci dovrebbe essere una collaborazione maggiore, per metterci a disposizione della città”.
I centristi, probabilmente, faranno arrivare sul tavolo del sindaco proprio queste esigenze, amministrative e politiche. Pare che non siano da escludere altri capitoli, più strettamente politici. Gli accordi di tre anni fa, nella formazione della giunta, potrebbero ritornare in auge. C’è chi scalpita, richiamando proprio le intese che portarono all’elezione dell’avvocato Greco. Per ora, il rapporto tra il primo cittadino e la Nuova Dc non è in bilico, ma nulla può ritenersi scontato, a maggior ragione in una fase così convulsa.