Gela. “Mentre in tutta Italia si cerca il modo di distribuire le poche risorse per gli scrutatori alle fasce deboli, a Gela il ‘posticino di due giorni’ si riserva ad amici e parenti”.
Interviene con queste parole Lucio Greco, candidato del Pdl alle prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio, sulle accuse di decidere i nomi degli scrutatori mosse contro i consiglieri del centro sinistra.
“E’ una vergogna! – prosegue Greco – come al solito, la maggioranza di centro sinistra predica la legalità, la trasparenza e la giustizia sociale e pratica politiche clientelari per agevolare parenti, amici ed amici degli amici.
E’ sintomatico che la stragrande maggioranza del consiglio comunale abbia voluto adottare un sistema parziale che, se da un lato favorisce poco meno di 300 persone, dall’altro rappresenta una scelta impopolare che ha sdegnato l’opinione pubblica”.
Il candidato del Pdl, invoglia gli esponenti politici locali a favorire i soggetti svantaggiati.
“Eppure viviamo un momento congiunturale di crisi economica che avrebbe dovuto favorire le categorie deboli piuttosto che i ‘raccomandati’ – accusa Greco -. Del resto questo atteggiamento non mi stupisce se si pensa alla gestione discutibile dei parcheggi, assegnati con un bando risibile. In altri comuni italiani sono state fatte scelte di tutt’altra linea.
A Trebisacce (Cosenza) la nomina degli scrutatori va ben oltre le solite logiche. La commissione riserva il compito di svolgere le funzioni di scrutatore alle ragazze madri o separate, non occupate, ai diversamente abili o non occupati”.