Gela. Asp ha chiesto alla Regione l’attivazione della zona arancione per Gela. Il sindaco Lucio Greco, che nel pomeriggio incontrerà i consiglieri comunali, lo conferma dopo aver avuto interlocuzioni con il management. “L’Asp, al termine di un colloquio, sta chiedendo alla Regione la proclamazione di zona arancione per Gela. E’ una cosa che non avrei mai voluto, ma che non si può non fare”, dice Greco. Il sindaco lancia l’ennesimo appello alla prudenza. “Un appello mi preme fare alla città in questo momento così delicato: manteniamo tutti la calma. Questa variante del virus, ce lo avevano detto gli esperti, è molto più infettiva, ma, nella maggior parte dei casi e soprattutto tra i vaccinati, quasi innocua e assimilabile ad un comune raffreddore. Quindi, tranquillità ma massima attenzione. Dobbiamo essere accorti e responsabili – dice il sindaco – rispettare alla lettera le regole anti-contagio e vaccinarci. Inutile sottoporsi continuamente al tampone, soprattutto in assenza di sintomi o per paura. Dobbiamo lasciare la corsia libera per chi ha reale necessità, per chi è stato in contatto con un positivo o non sta bene”. Il sindaco ha chiesto uno screening generale sulla popolazione scolastica, prima del rientro. “Come Comune, stiamo facendo il possibile per contrastare questa quarta ondata e contenerne gli effetti peggiori. In molti mi stanno chiedendo di non riaprire le scuole il 10 gennaio. Lo capisco, ma al momento le direttive regionali vanno in tutt’altra direzione. In ogni caso, sono ogni giorno in contatto con Asp e prefettura e non escludo nulla, ad oggi. Di sicuro – continua – c’è solo che ho richiesto e stanno per partire, gli screening per alunni, insegnanti e personale scolastico, per capire se sia possibile garantire in sicurezza il ritorno tra i banchi”. Bisogna evitare di uscire da casa, se non strettamente necessario.
“Per il resto, stiamo a casa se non è indispensabile uscire. Non è ancora il momento, purtroppo, di fare vita sociale, anche perché il picco della curva epidemiologica non è stato ancora raggiunto. Con oltre 2000 positivi in città – conclude il sindaco – e i numeri altrove in Sicilia e in Italia non sono diversi, c’è solo da stare attenti. Mascherine anche all’aperto, igienizzazione delle mani, evitare luoghi affollati e vaccini. Chi può lo faccia. Pazienza per le lunghe attese, l’Asp si sta riorganizzando per migliorare il servizio, ma perdere un paio di ore non è nulla di fronte all’eventualità di ammalarsi o contagiare i soggetti fragili che ci stanno accanto”.