"Gli vendevano la cocaina e portarono via la sua auto e il bancomat": accuse a tre, sentito il cliente

Questa mattina, in istruttoria, è stato sentito il cliente che riceveva la cocaina

A cura di Rosario Cauchi
30 giugno 2025 19:18
"Gli vendevano la cocaina e portarono via la sua auto e il bancomat": accuse a tre, sentito il cliente -
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Gela.  La cocaina gliela facevano arrivare direttamente a casa, intanto però si sarebbero appropriati della sua auto e della carta bancomat, effettuando prelevamenti, anche di consistente entità. Sono tre a risponderne, Antonino Raitano, Arnaldo Peritore ed Elisea Peritore. Gli imputati, a dibattimento davanti al giudice Fabrizio Giannola, hanno precedenti e sono già stati coinvolti in inchieste sullo spaccio di sostanze stupefacenti. Questa mattina, in istruttoria, è stato sentito il cliente che riceveva la cocaina. Durante il suo esame, ha confermato l'identità degli imputati, riferendo che la droga gli veniva fornita prima da Raitano e dopo il suo arresto da Peritore, ancora minorenne, contattando la sorella di quest'ultimo, Elisea Peritore. Un aspetto messo in rilievo dal pm Gesualda Perspicace ma le difese hanno voluto avere maggiori ragguagli. Per la procura, ci fu un caso di circonvenzione di incapace, dato che la condizione di tossicodipendenza favorì la consegna ai tre non solo della vettura ma pure della carta bancomat. In aula, è stata sentita una familiare dell'uomo al centro della vicenda. Ha raccontato il travaglio subito per decenni dalla sua famiglia, a causa della dipendenza da droga. Furono i familiari a denunciare la spariazione del bancomat e della vettura. L'assuntore, al quale per l'accusa i tre sottrassero auto e denaro, successivamente fu collocato in una struttura specialistica, a causa del disagio psichico. Gli imputati sono rappresentati dagli avvocati Carmelo Tuccio, Cristina Alfieri e Davide Limoncello.

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