Gela. Gli undici milioni di euro delle compensazioni minerarie versati da Eni alla Regione e, almeno sulla carta, destinati alla riqualificazione del centro storico hanno tenuto banco in aula consiliare nel corso della seduta di question time.
Lo scontro politico sugli undici milioni di euro. Ci sono ancora? Non ci sono più? Che fine hanno fatto tra gli uffici della Regione? La contesa è soprattutto politica. Guido Siragusa del Polo Civico ha nuovamente sollevato la questione con una mozione. “Quei soldi non ci sono più – ha detto – è questa l’unica verità. C’erano i progetti e c’erano tutte le condizioni per finanziarli. Sono disposto anche ad andare davanti all’autorità giudiziaria. A quattro mesi dall’arrivo della comunicazione ufficiale della Regione, non sono giunte smentite e mi riferisco a note ufficiali e non certo alle parole e basta. È diventato tutto così complesso perché nella vicenda è entrata la politica. Con i soldi del popolo non si fa politica. Non dobbiamo contrapporci. Portiamo a casa i soldi e basta, sempre che ci siano ancora”. Il capogruppo della Lista Musumeci Vincenzo Cascino ha ribadito che sul caso è stata presentata un’interpellanza all’Ars dal suo stesso movimento. L’esponente dei cinque stelle Angelo Amato ha chiesto di andare oltre, chiedendo il riconoscimento regionale anche di altre compensazioni relative all’estrazione. Il consigliere Angela Di Modica, in rappresentanza della commissione sviluppo economico, ha però replicato mettendo in luce che gran parte degli undici milioni spettanti alla città, per scelta dell’ex sindaco Angelo Fasulo, sono stati destinati ad interventi sulle dighe locali. “La questione si è posta – ha precisato – per via di ritardi nella presentazione dei progetti esecutivi adeguati alla nuova normativa in materia. Del resto sono indicazioni che arrivano anche dai dirigenti del Comune”. “Perché quei progetti non sono mai andati in gara? – è intervenuto il consigliere del Megafono Antonio Torrenti – alcuni, da quanto mi risulta, sono già stati cassati dai tecnici del Comune”. L’assessore Flavio Di Francesco si è detto favorevole a convocare un tavolo tecnico per individuare l’iter da adottare. Giuseppe Ventura di Adesso Gela ha però escluso che già due anni fa ci fossero le condizioni per mandare in gara i progetti. “I soldi non sono mai stati trasferiti – ha detto Ventura – non si poteva passare ad alcuna gara”. La mozione del capogruppo del Polo Civico è comunque passata in aula, con l’astensione del Megafono, del presidente Alessandra Ascia ma anche di Angela Di Modica.
Le strisce blu ancora senza soluzione. L’altro consigliere del Polo Civico Sandra Bennici, inoltre, ha attaccato sui ritardi nel far arrivare in aula la proposta di regolamento sulla gestione del servizio di sosta a pagamento, firmata proprio dagli esponenti del movimento. Sandra Bennici ha parlato di illegittimità sia dei totem per la sosta che non rilasciano resto sia delle relative sanzioni emesse ai danni dei trasgressori. Guido Siragusa ha chiesto la calendarizzazione in aula della proposta di regolamento, depositata già sei mesi fa. Chiarezza sui costi dell’eventuale sostituzione dei totem per le strisce blu è stata chiesta invece da Antonio Torrenti del Megafono. A sostegno della mozione del consigliere Sandra Bennici si è schierato Salvatore Sammito di Un’Altra Gela. “Ma cosa vuole fare adesso l’amministrazione comunale dopo la scadenza del bando che avverrà tra pochi giorni?”. È stato il capogruppo di Adesso Gela Giuseppe Ventura a sollevare la questione in aula. “A questo punto, però, bisogna impegnare l’amministrazione con indicazioni precise – ha detto il grillino Simone Morgana – altrimenti stiamo solo perdendo tempo”. Sandra Bennici, alla fine, ha scelto di ritirare le sue mozioni. “A differenza del consigliere Antonio Torrenti – ha attaccato – non sono stata eletta a tutela degli interessi di un’unica azienda”.
Cimiteri e stalli di sosta breve. Maggiori interventi nei cimiteri comunali sono stati chiesti nella mozione a firma dello stesso consigliere del Polo Civico Sandra Bennici. Di condizioni del tutto inadeguate dei cimiteri ha parlato l’esponente del Megafono Maria Pingo. La mozione presentata dal consigliere Bennici è stata approvata. Condizioni di sicurezza al limite lungo l’intera via San Valentino, ad Albani Roccella. Una mozione per chiedere interventi immediati è stata presentata dai consiglieri comunali della Lista Musumeci Vincenzo Cascino e Anna Comandatore. L’arteria viene considerata fondamentale, soprattutto rispetto all’intersezione con la statale 117 bis Gela-Catania. Richieste precise allo stesso Cascino sono state suggerite dal consigliere Udc Giovanni Panebianco. Il grillino Simone Morgana, a sua volta, ha indicato la necessità di una maggiore precisione nelle richieste formulate da Cascino. Guido Siragusa ha chiamato in causa l’ufficio di presidenza. Per il capogruppo del Polo Civico, proprio l’ufficio di presidenza dovrebbe vagliare il contenuto delle mozioni che arrivano in aula. Alla fine, la mozione della Lista Musumeci è stata approvata. Stalli di sosta breve, in centro storico, sono stati proposti ancora dai consiglieri della Lista Musumeci. Nella mozione, Vincenzo Cascino e Anna Comandatore hanno ribadito l’esigenza di andare incontro agli automobilisti. Gli stalli di sosta breve andrebbero previsti nelle vie limitrofe a corso Vittorio Emanuele. La mozione è stata approvata. “Dispiace notare come i componenti della commissione sviluppo economico – spiegano Cascino e Comandatore – abbiano votato contro. Da tempo lavorano su questo argomento e bocciano la nostra proposta?”. In questo modo, Anna Comandatore, a sua volta componente della commissione sviluppo economico, marca ulteriormente le distanze dai colleghi dopo le polemiche delle ultime settimane. Il consigliere del Megafono Sara Bonura ha invece proposto il possibile intervento di privati nella gestione delle aree verdi in abbandono e dei terreni comunali non utilizzati. Maria Pingo del Megafono ha chiesto risposte dalla giunta, rappresentata in aula dall’assessore Flavio Di Francesco. “Quella sulle aree verdi – ha detto – è una vostra competenza. Come volete contrastare l’abbandono di intere aree verdi, trasformate in discariche?”. “Molti rappresentanti dei comitati di quartiere – ha risposto l’assessore Di Francesco – ci hanno già indicato la possibilità di prendere in gestione le aree verdi. Stiamo anche utilizzando gli assegnatari del contributo civico. La Ghelas opera secondo tabelle trasparenti”. Il grillino Angelo Amato, però, ha sollevato dubbi non solo sull’efficacia degli interventi della Ghelas in città ma anche sull’effettiva capacità numerica degli operai della multiservizi. La mozione proposta dal capogruppo del Megafono, alla fine, è stata approvata.