Gli undici milioni di Eni “mangiati” dalla Regione, è ancora polemica: i grillini “pressano” Catania

 
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Anche Morgana apre alle liste civiche

Gela. I fondi delle compensazioni minerarie versati da Eni alla Regione, circa undici milioni di euro, si sono volatilizzati? I fondi delle compensazioni minerarie. Sembrerebbe questa la risposta dopo l’interrogazione presentata in aula consiliare dall’esponente del Polo Civico Guido Siragusa. E’ stato l’assessore ai lavori pubblici Flavio Di Francesco a dare lettura di una nota ufficiale arrivata direttamente dalle stanze della Regione. Il capitolo di spesa per i lavori di rifacimento della via Ventura e dell’area esterna di piazza Cappuccini risulta vuoto, “in attesa di essere rimpinguato”. “Sono soldi della città – ha nuovamente ribattuto Guido Siragusa – invito tutti i partiti rappresentati all’Ars a presentare un’interrogazione in tal senso. La nota letta dall’assessore risponde anche a chi mi ha tacciato di attacchi politici al presidente Rosario Crocetta. Purtroppo, ci sono tanti sudditi del re Sole che ne sostengono ogni scelta. Privare questa città di undici milioni di euro è un atto che grida vendetta”.

L’eccesso di street control. I consiglieri del Polo Civico, ovvero lo stesso Guido Siragusa e Sandra Bennici, hanno chiesto spiegazioni anche all’assessore Eugenio Catania circa lo smodato utilizzo dei sistemi di street control che starebbero causando gravi danni a tanti cittadini. Controlli effettuati senza neanche che gli agenti di polizia municipale scendano dall’auto di servizio. Per Catania, però, il sistema starebbe già producendo una netta riduzione delle infrazioni. Sono stati i grillini a rincarare la dose sul fronte dell’organizzazione del comando di polizia municipale. Il consigliere Simone Morgana ha sottolineato la scarsa presenza di risorse, anche di personale, chiedendo spiegazioni circa gli interventi che la giunta intenda mettere in campo. Per l’assessore, però, i vuoti del corpo di polizia municipale dovrebbero essere compensati dalle altre forze dell’ordine presenti in città.

La nomina del legale. I grillini non hanno digerito neanche la nomina di un legale che dovrebbe rappresentare l’ente nell’azione di messa in mora della Regione rispetto ai ritardi nel via libera all’adesione del Comune all’area metropolitana di Catania. “Un legale – ha detto Morgana – peraltro incompatibile perché già patrocinatore di un importante procedimento amministrativo contro lo stesso Comune”. L’assessore al bilancio Fabrizio Morello ha però sostenuto che lo stesso incarico, appena saputo dell’incompatibilità, sarebbe stato revocato. Nella delibera originaria, però, già si sottolineava l’esistenza del procedimento amministrativo portato avanti dall’avvocato nominato dalla giunta.

Il lungomare. Non sono mancate interrogazioni neanche sul fronte del lungomare con gli stessi grillini e il capogruppo di Reset 4.0 Luigi Di Dio che hanno chiesto di sapere se l’amministrazione abbia intenzione di intervenire non solo sul fronte della manutenzione ma anche su quello della rimozione dei cumuli di sabbia che spesso intasano il nuovo camminamento.

Sanzioni alla Tekra. E’ stato il capogruppo dell’Udc Giovanni Panebianco ad ottenere risposte circa le eventuali sanzioni da irrogare a Tekra per il mancato raggiungimento della quota di raccolta differenziata. “Le prime note all’azienda – ha risposto Morello – verranno inviate entro i prossimi giorni”. Le esponenti del Megafono Sara Bonura e Maria Pingo, invece, hanno posto l’accento non solo sul problema sicurezza in città, ad iniziare dagli incendi notturni, ma anche sulla scarsa dotazione dell’ufficio anagrafe comunale. Il capogruppo del Movimento cinque stelle Vincenzo Giudice, infine, ha portato in aula il caso del recente sversamento in mare di liquami non depurati. “Abbiamo più volte chiesto interventi a Caltaqua, competente per l’impianto sul lungomare – ha detto l’assessore Di Francesco – ma sono spesso inadempienti”.

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