Gli spari contro la finestra di un rivale, accuse ad un giovane: periti per le intercettazioni

 
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Gela. Due periti hanno ricevuto l’incarico di trascrivere il contenuto di intercettazioni, al centro delle accuse mosse al ventinovenne Giovanni Rinzivillo. Per i pm della procura, sarebbe stato lui a sparare contro la finestra di un’abitazione, dove risiedeva un suo presunto rivale. Un’intimidazione, quella ipotizzata dai magistrati, sulla quale hanno fatto luce i poliziotti del commissariato, facendo scattare l’arresto del giovane, attualmente detenuto. Difeso dall’avvocato Filippo Spina, Rinzivillo ha sempre negato di essere stato lui a sparare. In quel periodo, era sottoposto all’obbligo degli arresti domiciliari e non si trovava in quella zona, nonostante l’autorizzazione a lasciare la propria abitazione, in determinate fasce orarie.

Gli spari contro la finestra. Il giovane, anche in aula davanti al giudice Marica Marino, ha ribadito di “essere innocente”. I primi testimoni, tutti poliziotti che hanno partecipato alle indagini, verranno sentiti alla prossima udienza. Gli investigatori sarebbero arrivati a Rinzivillo anche attraverso l’esame di alcune fotografie.

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