Gli scavi che hanno riscritto la storia di Gela: il luogo dove riaffiora una città greca sepolta dal tempo

Il Bosco Littorio di Gela rivela i resti di un quartiere industriale greco del VI secolo a.C., un tesoro archeologico unico affacciato sul mare.

A cura di Redazione
27 settembre 2025 19:00
Gli scavi che hanno riscritto la storia di Gela: il luogo dove riaffiora una città greca sepolta dal tempo - Foto: Io'_81/Wikipedia
Foto: Io'_81/Wikipedia
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Nel cuore della Piana di Gela, accanto al mare, c’è un sito che a prima vista può sembrare un semplice terreno sabbioso. In realtà il Bosco Littorio custodisce le tracce di una delle più antiche colonie greche di Sicilia. Scavando tra le dune, gli archeologi hanno portato alla luce i resti di un quartiere industriale del VI secolo a.C., con officine e magazzini che raccontano la potenza e l’ingegno della Gela arcaica. Un luogo che dimostra come la città fosse già allora un centro ricco e influente, capace di competere con le grandi poleis del Mediterraneo.

Gli scavi che hanno riscritto la storia di Gela

Il sito venne scoperto negli anni ’50 durante lavori edilizi, ma solo con gli scavi sistematici degli anni ’80 emersero i veri tesori del Bosco Littorio. Vennero alla luce strutture murarie in pietra e mattoni crudi, suddivise in ambienti destinati alla produzione e allo stoccaggio. Alcuni reperti – come ceramiche attiche, utensili e materiali da costruzione – hanno permesso di datare il complesso al periodo tra il VI e il V secolo a.C..

Questi ritrovamenti confermano che Gela non fu solo un centro politico e militare, ma anche un polo economico capace di gestire commerci, produzioni e scambi con le altre città greche e con i popoli del Mediterraneo. Ogni pietra ritrovata nel Bosco Littorio è un frammento di quella prosperità che rese Gela una delle polis più importanti dell’antichità siciliana.

Un museo a cielo aperto affacciato sul mare

Oggi il sito archeologico è stato trasformato in un museo all’aperto, che consente ai visitatori di camminare tra i resti di quello che fu un vero e proprio quartiere industriale dell’antica Gela. A rendere unico il Bosco Littorio è la sua posizione: pochi metri separano i reperti archeologici dalla spiaggia, creando un contrasto suggestivo tra il paesaggio naturale e le tracce di un passato millenario.

Visitare il Bosco Littorio significa immergersi in un viaggio nel tempo, dove le rovine greche riaffiorano dalla sabbia come a ricordare che sotto la superficie della città moderna si nasconde ancora un patrimonio immenso. Un tesoro che racconta non solo la storia di Gela, ma quella dell’intera civiltà greca in Sicilia.

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