Gela. Niente da fare. Prosegue la protesta degli operai edili della Turco Costruzioni.
Prosegue la protesta. Anche questa mattina, i lavoratori non hanno fatto ingresso in fabbrica. Chiedono che l’accordo degli scorsi giorni venga rispettato, ottenendo i pagamenti chiesti con le scadenze indicate. Un rebus che si sta trascinando da settimane, mentre l’azienda ha più volte confermato di star adempiendo a quanto stabilito nell’accordo concluso con le sigle sindacali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil. Gli operai, però, non sembrano intenzionati a recedere dalla loro protesta e i sindacati cercano una mediazione. Intanto, però, data l’urgenza dei lavori commissionati all’azienda in raffineria, il rischio è che la committente Eni possa affidarli ad altri gruppi, qualora i cantieri dovessero continuare a rimanere fermi, a causa della protesta. Dipendenti che, da quanto emerge, starebbero anche rivedendo le deleghe sindacali assegnate alla triade di Cgil, Cisl e Uil, convergendo in molti casi verso l’Ugl. Intanto, le segreterie provinciali di Fillea, Filca e Feneal potrebbero chiedere un nuovo incontro ai vertici societari.