Gela. Il totale disallineamento politico tra i consiglieri comunali del Movimento cinque stelle e la giunta, in questo caso con il vicesindaco Simone Siciliano, è da tempo sotto gli occhi di tutti. La richiesta di proroga. Dopo il traumatico divorzio politico, non sono mancati i terreni di scontro. Adesso, si aggiunge anche la procedura per gli investimenti nell’area di crisi complessa. Nelle scorse settimane, è stata lanciata ufficialmente la call per raccogliere proposte di gruppi imprenditoriali interessati ad investire nell’area locale. Una procedura, che durerà circa un mese, finita all’attenzione anche dei deputati nazionali del Movimento cinque stelle. I grillini locali, con in testa i consiglieri comunali, hanno avviato una serie di contatti con il gruppo parlamentare, nel tentativo di ottenere una proroga della scadenza della call. “Oggettivamente – spiega il consigliere Virginia Farruggia – un solo mese ci è parso un termine fin troppo limitato. Non parliamo di una procedura che ha ottenuto canali pubblicitari aperti a tutti. Prorogando il termine per la presentazione delle proposte, si potrebbe avere una maggiore partecipazione, anche al di là del solo settore industriale”. Così, i parlamentari del Movimento cinque stelle si apprestano a depositare una richiesta che dovrebbe essere trattata nel corso di una delle prossime sedute di question time.
“Non è una soluzione praticabile”. La proroga, però, non sembra convincere il vicesindaco Simone Siciliano, che segue l’intera vicenda Eni. “Ho avuto modo di confrontarmi anche con i funzionari ministeriali e con quelli di Invitalia – dice – e non credo che ci siano spazi per riaprire i termini. Peraltro, tutte le istituzioni coinvolte sono state adeguatamente informate. La richiesta dei grillini, come è capitato anche in altri casi, mi pare decisamente poco attuabile”.
