Gela. Sono legali iscritti regolarmente nell’albo di fiducia dell’Irsap, l’ente regionale che ha preso il posto dell’Asi di contrada Brucazzi, oggi in liquidazione.
Gli incarichi degli ultimi mesi. Di conseguenza, in base ad un regolamento approvato nel novembre di un anno fa, gli incarichi attribuitigli vengono stabiliti utilizzando un criterio di alternanza tra tutti i professionisti iscritti. Alcuni legali, però, non sono del tutto convinti dell’efficacia di questa rotazione. Soprattutto negli ultimi mesi, infatti, i nomi di alcuni professionisti verrebbero scelti con più frequenza rispetto a quelli di altri loro colleghi. La vicenda riguarda soprattutto gli incarichi assegnati proprio dall’ex Asi in liquidazione. L’ente locale, dall’ottobre di un anno fa, viene gestito dal commissario ad acta Franco Gallo. L’ex sindaco, dirigente dello stesso consorzio Asi, è stato scelto per portare a termine la fase di liquidazione. Quindi, si tratta soprattutto di coprire quanto chiesto dai creditori ma anche di riscuotere quanto dovuto all’ente. Insomma, nella gran parte dei casi c’è la necessità di andare in giudizio e recuperare somme, spesso anche pesanti. Negli ultimi mesi, però, alcuni incarichi avrebbero attratto l’attenzione più di altri. Così, spuntano le azioni di recupero crediti assegnate al figlio di un attuale consigliere comunale. Il legale, iscritto all’albo di fiducia dell’Irsap, ha ricevuto tre incarichi in pochi mesi. Tra le delibere che attirano l’attenzione, inoltre, c’è quella, di inizio giugno, con la quale è stato affidato un incarico per un procedimento amministrativo al Cga di Palermo. Il Tribunale amministrativo ha condannato l’Asi a pagare quanto chiesto dai proprietari di un’area che sarebbe stata illegittimamente occupata. Davanti al verdetto negativo, proprio il commissario ad acta ha scelto di avallare il ricorso al Cga. L’incarico, da quasi tredicimila euro, è stato assegnato alla figlia dell’ex presidente proprio dell’Asi, l’architetto Rossano Gennuso. Anche la professionista è iscritta nell’albo dei legali di fiducia dell’ente. Alcuni legali, a loro volta iscritti allo stesso albo, sembrano non aver gradito queste coincidenze. Abbiamo cercato di ottenere una replica dal commissario ad acta dell’ente in liquidazione, ma non è stato possibile contattarlo.
