Gela. Almeno quattro mesi per completare il monitoraggio sulle utenze che il Comune continua a pagare per strutture utilizzate da privati o associazioni. “E’ una questione di trasparenza”. Gli uffici municipali destinati alla verifica, infatti, sono in fase di riorganizzazione e i tempi per completare i controlli sono legati proprio alle nuove assegnazioni. “La conferma – spiega il consigliere comunale dell’Udc Giovanni Panebianco – è arrivata proprio dai nuovi funzionari che si stanno occupando di monitorare il patrimonio dell’ente. Anche per questa ragione, la documentazione che ho richiesto nelle scorse settimane non è ancora pronta”. Il consigliere, anche in aula, ha più volte chiesto spiegazioni alla giunta. Il rischio, infatti, è che l’ente continui a pagare utenze per immobili comunque utilizzati da privati o associazioni. In molti casi, mancherebbero anche le convenzioni. “E’ una questione di trasparenza – conclude il consigliere – bisogna capire se il Comune stia proseguendo a pagare somme che non dovrebbe versare mentre le associazioni continuano ad utilizzare immobili di proprietà pubblica. Senza valutare dati e convenzioni, però, non è possibile dare una valutazione precisa”.
