Gela. “Abbiamo pagato il nostro debito con la giustizia. Abbiamo sbagliato in passato e, adesso, chiediamo solo di ripartire con un lavoro onesto”.
“Come gli appestati…”. Gli ex detenuti, con il presidente della loro associazione Rocco Bassora, si sono radunati davanti Palazzo di Città. “Purtroppo – spiega proprio Bassora – alcune norme interne al Comune, inserite dall’allora sindaco Rosario Crocetta, non consentono a chi ha precedenti per mafia di avere contributi o di poter accedere ai lavori socialmente utili. Così, noi siamo sostanzialmente degli appestati. Abbiamo scontato tutte le nostre pene ma non riusciamo ad avere aiuto da nessuno”.
Un tavolo in prefettura. Per questa ragione, si rivolgono al sindaco Domenico Messinese e al prefetto Maria Teresa Cucinotta. Già due anni fa, proprio Bassora avviò un’attività di manutenzione straordinaria di diverse aree della città lasciate alla mercé di tutti. “Chiederemo che la nostra situazione attuale – conclude Bassora – venga affrontata magari in un tavolo in prefettura. Non si può andare avanti solo alla giornata. Io e gli altri ex detenuti non vogliamo più ricadere negli errori del passato”. Adesso, attendono di essere ricevuti dal sindaco Domenico Messinese: un’istanza in tal senso è già stata inoltrata agli uffici del municipio.