Gela. La visita lampo di ieri sera di Davide Faraone, il senatore dem che di fatto ha assunto la segreteria regionale del partito, potrebbe aprire nuovi scenari politici nell’area di centrosinistra. Faraone si è fatto vedere in città dopo una serie di interlocuzioni telefoniche con alcuni suoi sostenitori. Il segretario dei Giovani Democratici Stefano Scepi e l’ex vicesegretario provinciale Giampaolo Alario hanno tenuto i contatti e sono tra quelli che in vista di primarie ormai stoppate si sono schierati proprio con Faraone. Alla cena ristretta si sono fatti vedere però anche alcuni ex democratici. Un saluto al renziano di ferro l’hanno voluto assicurare sia Antonino Biundo sia Giuseppe Ventura, consiglieri comunali uscenti di Sicilia Futura e per anni tra i campioni di voti del Pd cittadino. Da alcuni giorni si ipotizza un loro possibile riavvicinamento all’area del Partito Democratico, magari sfruttando la sponda dei pro-Faraone. Fino a qualche settimana fa sembrava che i “futuristi” potessero avviare un dialogo sempre più stretto con il gruppo di centrodestra. In realtà, le interlocuzione sarebbero ancora in corso con alcuni esponenti vicini a Forza Italia, ma non è da escludere che gli ex dem possano tentare la sortita riattivando i rapporti con l’area renziana (in mano a Faraone che non ha mai messo da parte l’ipotesi delle alleanze ampie).
Un’area politica che certamente non vede tra i “soldati” il segretario cittadino Peppe Di Cristina. Non c’era ieri alla serata con Faraone e da tempo si è schierato con la linea di Nicola Zingaretti. Il segretario cittadino, che tanti danno vicino alla segreteria provinciale del partito, alle primarie “stoppate” si è schierato con Teresa Piccione, la candidata alternativa a Faraone. “Non precludo nulla – dice – se c’è qualcuno intenzionato ad avvicinarsi al partito non può che farmi piacere. Dico di più, per selezionare la classe dirigente apro tranquillamente alle primarie”. Alla cena di ieri sera si è visto anche l’ex sindaco Angelo Fasulo, un altro dem ormai lontano dal gruppo cittadino. “La cena? Si è trattato solo di un saluto a Faraone che conosco da anni – spiega l’ex primo cittadino – non ho alcuna intenzione di rientrare nel Pd. Per me, è un’esperienza ormai chiusa. Tutti sanno che non ho condiviso le scelte assunte dalla dirigenza locale del partito”. Di certo, nel Pd locale si sta formando un nucleo, anche se non così ampio, che mira ad avere un rapporto privilegiato con Faraone. “Fa piacere che il segretario abbia risposto al nostro invito e a quello di esponenti di altre zone della provincia – dice Stefano Scepi – non mi interessano le beghe interne. Non si può andare avanti con le guerre. Anche a Faraone chiederemo di misurarsi sui temi importanti per la città. Non si può sempre parlare di candidati. Le primarie? Le possiamo fare anche in cità purché non si trasformino nell’ennesima resa dei conti che non serve a nessuno”.