Palermo. I contributi previdenziali vanno riconosciuti agli operai esposti per anni all’amianto, anche nella fabbrica Eni di contrada Piana del Signore. I grillini all’Ars Nuccio Di Paola e Giorgio Pasqua l’hanno chiesto ufficialmente al presidente della Regione Nello Musumeci, dopo l’audizione di martedì, alla quale hanno partecipato anche i rappresentanti dell’Osservatorio nazionale amianto. ““Il presidente della Regione Musumeci si faccia portavoce con il Consiglio dei Ministri, l’Inail e l’Inps per far riconoscere i benefici contributivi per l’esposizione ad amianto – dicono avvii la mappatura in Sicilia e metta l’ospedale Muscatello di Augusta nelle condizioni di operare”. Da anni, anche la sezione locale dell’Osservatorio nazionale amianto chiede la riapertura dei termini e nuove risorse finanziarie da destinare agli esposti, spesso colpiti da gravi patologie. Subito dopo la sua elezione all’Ars, proprio Di Paola ha avuto un incontro con gli esponenti cittadini dell’Ona e con il presidente Salvatore Granvillano.
I soldi da trovare. “Tra le pieghe del bilancio, è urgente e prioritario – spiegano ancora Di Paola e Pasqua – trovare le coperture per rifinanziare la Legge 10 per consentire mappatura, censimento, bonifiche e incentivare quindi il rilancio delle attività produttive nei siti contaminati da amianto. A proposito inoltre della mancata applicazione della Legge 10 del 2014, non comprendiamo il motivo per il quale, all’individuazione di una struttura costituita come Centro di Riferimento Regionale per l’amianto e cioè l’ospedale Muscatello di Augusta, abbia seguito il nulla. In quella struttura mancano infatti ancora uomini e strumenti. Girarsi dall’altra parte – concludono i due deputati cinquestelle – non è mai una buona soluzione, ci sono vertenze che non possono attendere, a questo punto auspichiamo in una maggiore sensibilità del governo Musumeci e del suo assessore Razza”. Il riconoscimento dell’esposizione, almeno nell’indotto di raffineria, consentirebbe a tanti operai di arrivare al pensionamento, facendo calare di intensità anche la questione occupazionale.