Gela.“Ristrutturavo immobili, li compravo per poi rivenderli. Ad un certo punto, però, ho iniziato ad avere difficoltà economiche. Mi servivano soldi e chiesi a lui se conosceva qualcuno. Fu lui stesso a farsi avanti”.
I presunti prestiti a “strozzo”. Sarebbe iniziato così il rapporto tra un ex imprenditore locale, un tempo impegnato anche nel Nord Italia, e Rocco Mondello, titolare di una stazione di servizio, adesso a processo con l’accusa di usura. “In totale – ha detto l’ex imprenditore sentito in aula nel corso del dibattimento – ho consegnato assegni per circa 130 mila euro”. Nel presunto giro d’usura sarebbe finito anche un altro imprenditore della città, in quel periodo titolare di un’azienda impegnata nel settore della raccolta rifiuti. “Consegnavo gli assegni postdatati – ha proseguito – e poi Mondello tratteneva la percentuale stabilita”.
Il testimone, davanti al collegio penale del tribunale presieduto dal giudice Miriam D’Amore, a latere Tiziana Landoni ed Ersilia Guzzetta, ha ripercorso i lunghi mesi che, alla fine, lo portarono alla denuncia. Ha risposto alle domande del pm Luigi Lo Valvo e a quelle dei legali di parte civile, gli avvocati Maurizio Scicolone e Stefania Valente. “Ho denunciato Mondello ed altri – ha detto ancora – l’ho fatto dopo aver subito un pestaggio sempre per gli stessi motivi. Dopo che inziarono le prime difficoltà economiche, nel tentativo di far quadrare i conti, decisi anche di vendere la Maserati che avevo acquistato. Gli assegni venivano emessi con la firma della mia compagna. Ho conosciuto Mondello, perché mi servivo spesso nella sua stazione di servizio”. Lo stesso imprenditore è costituito parte civile nel procedimento. La difesa dell’imputato, con l’avvocato Dionisio Nastasi, invece, ha cercato di ricostruire i rapporti economici che si erano instaurati tra l’imprenditore e Mondello. Stando al difensore, infatti, non ci sarebbero stati prestiti a strozzo. Nuovi testimoni, compreso l’altro imprenditore che avrebbe ricevuto prestiti usurai, verranno sentiti nel corso delle prossime udienze.
