Giunta stoppa correttivi, nota alla Corte dei Conti: “Procedura dirigente è intempestiva”

 
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Greco e gli assessori

Gela. Gli approfondimenti condotti dal sindaco Lucio Greco e dalla giunta hanno fatto maturare una conclusione, in questo frangente sicuramente in controtendenza rispetto a quelle che erano le iniziali aspettative. Non ci sarà alcuna approvazione dei correttivi, la settimana scorsa depositati dal dirigente ad interim al bilancio, il segretario generale Loredana Patti. L’amministrazione comunale, a partire dal primo cittadino, non condivide la linea adottata dal dirigente, ritenendo “intempestiva” la segnalazione attivata poco prima del periodo festivo, sulla base dell’articolo 153 del Testo unico degli enti locali. Greco e gli assessori, anche attraverso il supporto di consulenti ed esperti, hanno voluto vagliare con molta attenzione la proposta del dirigente, che sarebbe poi dovuta pervenire al consiglio comunale. Invece, la giunta non darà seguito. Sono state redatte le motivazioni di questo stop, che saranno da subito inoltrate alla Corte dei Conti regionale. A seguito delle verifiche condotte, si è arrivati alla conclusione che la segnalazione del dirigente, che ha fatto partire una procedura molto più complessa, non sia supportata dai necessari “presupposti che la normativa di riferimento espressamente e tassativamente richiede come necessariamente giustificativi all’esercizio di un’azione considerata dalla legge obbligatoria”, così scrivono il primo cittadino e gli assessori. Viene ribadito che l’iter predisposto dal dirigente ha imposto “un’ingiustificata accelerazione” nonostante i riaccertamenti siano ancora in corso nei settori dell’ente. La stessa competenza in materia della giunta viene messa in discussione. “Le competenze in materia non sono certo interamente devolute dalla legge alle giunta municipale”, si legge nelle valutazioni riportate dall’amministrazione. In questo modo, il sindaco e gli assessori vanno incontro alle tante perplessità, anche pesanti, già mosse dall’assise civica rispetto alla procedura attivata dal dirigente Patti. Quello che sembra un vizio originario viene rimarcato nella comunicazione sottoscritta dagli assessori. Non trovano giustificazione al fatto di dover approvare correttivi rispetto ad un bilancio “ad oggi inesistente”. Lo schema approvato negli scorsi mesi è stato ritirato. Dalla disamina condotta non sono emersi in maniera chiara neppure i contenuti delle misure correttive e per la giunta non si comprende quali possano esserne le finalità “la salvaguardia degli equilibri di bilancio (ad oggi inesistente) ovvero  la non ancora matura (in ragione di motivi oggettivi) fase valutativa afferente alla scelta di una delle procedure previste dall’articolo 243 bis e dall’articolo 244 d.lgs 267/2000 del Tuel”, viene riportato.

Il timore vero è che l’accelerazione sulla procedura, partita con la segnalazione, possa essere finalizzata a misure estreme come il dissesto, che invece la giunta vuole evitare ad ogni costo, in attesa di risposte dall’Ars sullo svoncolo dei fondi royalties. Il no ai correttivi proposti dal dirigente apre quindi ad opzioni diverse e nella comunicazione indirizzata anche alla Corte dei Conti viene precisato che si “provvederà a porre in essere tutte le attività necessarie ed utili per pervenire ad un risultato esattamente corrispondente alla legittima realtà dell’attuale situazione economico-finanziaria in cui versa l’ente”. L’operazione “verità” annunciata negli scorsi mesi dal sindaco pare destinata a proseguire, ma senza passare dai correttivi depositati dal dirigente.

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