Gela. Nonostante i tentativi di apertura e i segnali di distensione che nelle settimane successive all’addio sono stati abbozzati dal sindaco Lucio Greco, sarà difficile rivedere il simbolo del Pd, tra quelli che stanno politicamente griffando la giunta “arcobaleno” dell’avvocato. I dem hanno deciso di lasciare l’amministrazione comunale (ritirando l’assessore Grazia Robilatte), facendosi da parte anche rispetto alla maggioranza costruita da Greco. “E’ una giunta troppo sbilanciata a destra – dice il consigliere comunale del Pd Gaetano Orlando – non siamo per nulla soddisfatti. Mi riferisco ai fondi definanziati per i progetti destinati alla città; ad una gara per il servizio rifiuti ancora non assegnata e il nostro partito ritiene che la soluzione vera sia quella dell’appalto pluriennale; ad un servizio idrico senza controlli, che permette a Caltaqua di imporre tariffe sempre più elevate, mentre Ato e Ati non riescono a vigilare come si dovrebbe, neanche sulla qualità dell’acqua che arriva nelle case”. Il rapporto politico tra l’avvocato e i dem, nonostante le voci che ciclicamente danno un ritorno di fiamma, pare piuttosto compromesso. “In un progetto per la città – continua Orlando – il Pd non può non avere un peso politico. Gli atti che vanno a beneficio della nostra comunità, saremo sempre pronti a votarli. Azzeramento della giunta? Sono scelte che competono al sindaco e in ogni caso la decisione del Pd passerà solo da un confronto interno al partito”. Orlando vede ormai una giunta che si regge su partiti di centrodestra, che almeno potenzialmente avrebbero dovuto coprire le spalle al sindaco, anche nei rapporti con la Regione. La stangata dei tagli, però, ha messo in crisi questi incastri e partiti come Udc e Forza Italia sono finiti dietro al banco degli “imputati”, perché caselle importanti nel governo Musumeci, che ha dato il via libera al definanziamento di progetti strategici, come la darsena commerciale da 143 milioni di euro.
“Greco, tra le altre cose, ha permesso che un altro assessore – continua Orlando riferendosi all’ingresso in giunta dell’avvocato Giuseppe Licata – invadesse le competenze che ricadevano su Grazia Robilatte, che ha svolto un ottimo lavoro, bloccando i servizi aggiuntivi per i rifiuti e consentendo di abbassare i costi. Scelte di questo tipo non le abbiamo per nulla condivise. Abbiamo appoggiato il progetto del sindaco Lucio Greco, ma a poco più di un anno dall’insediamento, posso dire di non essere soddisfatto. Il sindaco deve garantire i progetti e assicurare che i fondi, nel tempo messi a disposizione dal nostro partito, vengano spesi per la città. I progetti del “Patto per il Sud” devono avere le coperture finanziarie previste; si deve realizzare il progetto dell’Orto Pasqualello; vanno concretizzati il completamento del lungomare e lo stadio – aggiunge il consigliere – non si capisce perché altre città, anche del territorio, abbiano strutture e progetti realizzati, mentre a livello locale si debba sempre fare fatica per arrivare ai lavori”. Il Pd sembra ormai destinato ad una lunga permanenza all’opposizione, almeno durante la sindacatura Greco. “L’opposizione? Ovviamente, non saremo mai insieme alla Lega e ai partiti di destra – conclude Orlando – però, il dialogo può esserci con le altre forze. Ci sono convergenze con il gruppo di “Libera-mente” e credo si possa dialogare anche con il Movimento cinque stelle”. I dem osservano da lontano le mosse di Greco, in attesa di capire se la scelta di lasciare la maggioranza potrà avere riscontri elettorali, magari in vista della corsa alle Regionali.