Quotidiano di Gela

Il diktat di Di Pietro: "Giunta azzerata e nuovo programma oppure sfiducia"

Gela. Se Messinese sta per iniziare le sue personali consultazioni politiche, c’è chi le ha già concluse. Quelli di Noi con l’Italia si sono fatti carico di capire quali mosse i partiti locali siano,...

A cura di Rosario Cauchi
04 maggio 2018 21:46
Il diktat di Di Pietro: "Giunta azzerata e nuovo programma oppure sfiducia" - Di Pietro si è difeso
Di Pietro si è difeso
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Gela. Se Messinese sta per iniziare le sue personali consultazioni politiche, c’è chi le ha già concluse. Quelli di Noi con l’Italia si sono fatti carico di capire quali mosse i partiti locali siano, al momento, in grado di mettere in campo. Ennio Di Pietro, tra i riferimenti principali in città del progetto politico di Saverio Romano, negli ultimi giorni ha incontrato esponenti di partiti e movimenti. Il quadro sembra piuttosto delineato. O il sindaco si presenta in consiglio comunale con la giunta azzerata e punti programmatici da condividere oppure potrebbe spuntare la terza mozione di sfiducia. “Ho deciso di avviare il confronto, dopo averne parlato con gli altri esponenti locali di Noi con l’Italia – dice Di Pietro – ovviamente, ci sono posizioni diverse e spetta poi alle segreterie di partito decidere. Ma non bisogna interpretare questa iniziativa, collocandola nel centrodestra oppure nel centrosinistra. L’ho fatto perché la città non vuole più questa giunta. Non è questo il modo di amministrare la cosa pubblica, ormai ridotta alle decisioni assunte in una stanza chiusa dal vicesindaco Simone Siciliano”. Di Pietro, così, ha preso l’iniziativa, anche se all’interno di molti partiti non tutti hanno gradito.

“Azzeri la giunta”. “Credo che già la prossima settimana – continua – verrà ufficialmente chiesto al sindaco di azzerare la giunta. Presenti tre o quattro punti da sviluppare entro i prossimi due anni e saremo i primi a valutarli. Non ci interessano i posti in giunta. Se questo non dovesse accadere, per noi non ci sono altre soluzioni, va staccata la spina, prima possibile. Siamo stanchi di essere omologati come quelli che non vogliono fare niente per chiudere anticipatamente quest’esperienza amministrativa, magari solo per salvaguardare il posto in consiglio comunale. Non vogliamo che passi il messaggio del “tanto siete tutti uguali”. A questo punto, spetta al sindaco capire se ci siano spazi di manovra, nell’attesa di individuare una maggioranza (se mai ci sarà) che possa parargli le spalle. L’azzeramento della giunta e soprattutto l’addio del vicesindaco Simone Siciliano sono ipotesi, per ora, poco quotate.

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