Gela. “Una crisi politica gestita in penombra. Così come in penombra viene portata avanti l’attività sugli strumenti finanziari. Servirebbe invece fare chiarezza davanti a tutta la città”. Il consigliere comunale Paola Giudice, nel valutare le attuali difficoltà politiche e finanziarie dell’ente, nota solo un aspetto evidente. “Si sta ritrovando l’unità del centrodestra locale che fa da stampella al sindaco”, spiega. “Siamo stati molto avveduti quando abbiamo deciso di non condividere la sfiducia con questo centrodestra. Ora si capisce che era solo una scusa per arrivare all’unità del centrodestra e sostenere il sindaco”, dice ancora. La chiarezza davanti alla città, per il vicepresidente del consiglio comunale, diventa cruciale quando si tratta degli atti finanziari e del rischio di dissesto. “Siamo tutti preoccupati – aggiunge – siamo passati da un possibile riequilibrio, senza grandi conseguenze, alla possibilità concreta che in aula possa arrivare una procedura di dissesto. Credo che le responsabilità siano ormai note ma alla città bisogna spiegare cosa sta accadendo. Il dissesto produce conseguenze pesanti”. Giudice e gli altri consiglieri “progressisti”, la grillina Virginia Farruggia e l’esponente di “Rinnova” Alessandra Ascia, non hanno supportato la sfiducia del centrodestra e non staranno in alcun governo di “salute pubblica”. “Chi vuole stare con il sindaco è giusto che ci metta la faccia – dice ancora – se invece il sindaco rimarrà solo dovrà a sua volta prenderne atto e dimettersi. Non siamo mai stati contatti dal primo cittadino né abbiamo mai chiesto di incontrarlo, a differenza di voci messe in giro da consiglieri che non sano fare altro che diffamare. Il centrodestra ha deciso di fare da stampella al sindaco e non siamo noi a dirlo, sono i fatti che lo dimostrano”. Tra i banchi di opposizione all’assise civica è palese la distanza tra i “progressisti” e il gruppo di centrodestra. La frattura si è materializzata proprio sulla sfiducia. Giudice, allo stesso tempo, ribadisce che il fronte “progressista” può iniziare a definire i propri contorni.
L’esperienza Greco la ritiene sostanzialmente chiusa, “indipendentemente dalla sfiducia”. “Con il Movimento cinquestelle e con “Rinnova” c’è una piena condivisione – conclude – al momento non ci sarà un mio ingresso nel movimento. Il Pd? A livello locale non è cambiato nulla. Vedo sempre gli stessi dirigenti. Quelli che hanno sostenuto il sindaco e hanno fallito insieme a lui”.
Di quale centro destra parla la Consigliera Giudice?? Continua a nominare il centro destra stampella del Sindaco, io sono di destra, destra e non mi risulta che Fratelli d’Italia e Lega stanno con il Sindaco, quindi invece di straparlare in maniera generica solo per creare confusione sarebbe opportuno che la Consigliera Giudice facesse nomi e cognomi.
Mentre è quantomeno singolare che , dopo aver sollecitato la sfiducia dopo non l’hanno firmata.
Dovrebbero si , loro spiegare il motivo di tale marcia indietro.
Firmato Peppe Migliore ex vice Commissario diventera’ bellissima