Giovane operaio accusato di maltrattamenti e minacce all'ex moglie, assolto
La decisione del collegio penale del tribunale
Gela. Era accusato di maltrattamenti all'ex moglie, anche davanti alla figlia. Un giovane operaio, a conclusione del dibattimento, è stato assolto dal collegio penale del tribunale. Per la procura, che ha chiesto la condanna a tre anni e sei mesi di reclusione, è stato provato che il giovane avrebbe non solo maltratatto ma anche minacciato l'ex moglie, con la quale il rapporto si era ormai incrinato. Ci sarebbe stata un'aggressione che portò la donna a rivolgersi al pronto soccorso dell'ospedale, dove però arrivò proprio l'imputato, a sua volta con escoriazioni, così ha riferito la difesa. I legali del giovane, gli avvocati Desiree Iaglietti e Walter Tesauro, hanno insistito sul fatto che in seguito l'ex volle riprendere la relazione e i due ritornarono a vivere insieme. Una scelta che, secondo la difesa, metterebbe in luce l'assenza di una condotta vessatoria da parte dell'operaio. Hanno ancora riferito di incongruenze nel racconto dell'ex moglie. L'operaio, a sua volta sentito, ha ammesso i litigi ma escluso una condotta finalizzata a maltrattare l'ex consorte. Lei non era costituita parte civile, ma ha seguito il procedimento, attraverso il legale Salvo Macrì.
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