Giovane colpito più volte in centro storico, “fu tentato omicidio”: due condanne

 
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Gela. Quattro anni e otto mesi di reclusione, ciascuno. Il collegio penale del tribunale ha emesso la decisione nei confronti di Roberto Asmetto e Salvatore Vella. Erano accusati di tentato omicidio. La contestazione ha retto al termine del dibattimento. I fatti si verificarono in centro storico. Tra i vicoli della zona, un giovane venne bloccato e ripetutamente colpito, anche con un martello. Giuseppe Rinella e Simone Rinella, padre e figlio, erano già stati condannati in via definitiva. Furono loro, secondo quanto emerso, a colpire il giovane. Asmetto e Vella, invece, per i pm della procura fecero da palo, impedendo che qualcuno potesse intervenire. La vittima riuscì ad evitare il peggio ed ebbe bisogno di un intervento chirurgico, a causa delle ferite riportate. Il pm Lucia Caroselli, in aula, ha confermato la gravità dell’accaduto. Le richieste erano ancora più pesanti, undici anni e otto mesi ad Asmetto e sette anni a Vella. Uno dei capi di imputazione è risultato prescritto e sono state riconosciute le attenuanti. Il giovane preso di mira si è costituito parte civile, con l’avvocato Filippo Faro. Gli è stato riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni. Le difese, sostenute dagli avvocati Giuseppe Smecca e Francesco Bellino, hanno invece escluso che i due imputati abbiano preso parte all’aggressione. Per la procura, c’era la volontà di uccidere.

I legali di entrambi hanno insistito sull’assenza di elementi concreti a sostegno della tesi di una presenza degli imputati. I due hanno riferito che quella sera erano in compagnia dei Rinella ma si sarebbero congedati senza partecipare ad alcuna aggressione. Secondo la procura, invece, l’azione venne organizzata per contrasti sorti con il giovane colpito, legati soprattutto ad un rapporto sentimentale con una ragazza.

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