Gela. La giornata dedicata al progetto vita per la prevenzione alla talassemia ha sortito gli effetti desiderati. A fare lo screening alle undici del mattino sono state ventidue persone.
Il prelievo di sangue è stato gratuito per tutte le persone che si sono presentate in ospedale. ” La giornata è stata indetta a livello regionale in collaborazione con l’associazione Piera Cutino- afferma la dottoressa Ketty Perrotta- Si è tenuto un prelievo di sangue gratuito a donne in età fertile tra i 13 e i 50 anni. Si è effettuata inoltre la consulenza genetica nel caso in cui si scoprisse di essere portatori di emoglobinopatia. In città si registra un’alta incidenza di malati di beta talassemia e soprattutto di drepanocitosi.
Il motivo è legato ad un problema di fondatore genetico quindi casuale. Nelle coppie dove entrambi sono portatori di emoglobinopatia, beta talassemia o drepanocitosi c’è il rischio di avere bambini affetti dalla malattia in percentuale , uno su quattro. Il malato di talassemia ha bisogno di trasfusioni di sangue ogni due o tre settimane è infatti trasfusioni-dipendente. Il malato di drepanocitosi è invece una patologia che potrebbe ricorrere al fabbisogno emotrasfusionale ma può in condizioni di particolari stress fisici o emotivi determinare delle zone di ischemie in tutti gli organi- continua la dottoressa- infatti i globuli rossi assumono una particolare forma a falce creando dei coaguli di sangue che causerebbero le ischemie.
La prevenzione è importante nelle coppie che hanno intenzione di procreare per una scelta consapevole, se si è a conoscenza del proprio stato di portatore o meno, in caso di gravidanza si può avere una diagnosi prenatale e decidere se portare avanti la gravidanza. In concomitanza si è svolto un seminario informativo sui casi cronici relativi all’ortopedia