ROMA (ITALPRESS) – Sul rapporto trasporti e Covid non è emersa la verità: ne è convinto Andrea Gibelli, presidente del gruppo Fnm e Asstra. Intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’Agenzia Italpress ha spiegato che “i trasporti sono un settore che prima del Covid portava 5,4 miliardi di persone all’anno in Italia, un asset fondamentale per l’economia, la domanda è crollata per via della pandemia ma è un settore definito come ‘servizio essenzialè. La perdita dal ristoro per la bigliettazione più i costi legati alle sanificazioni, più tutto ciò che il governo ci ha imposto nella restituzione degli abbonamenti con la prima fase, arriva a 2,2 miliardi, oggi all’appello, dopo gli interventi del governo, mancano 800 milioni, noi, essendo un servizio essenziale, non possiamo chiudere. Gli 800 milioni che attendiamo sono sulla spesa corrente, quello che consente alle imprese di non fallire e quindi sono molti in stress per chiudere i bilanci 2020”. Il presidente di Asstra sottolinea come le risorse da sole non bastano “non sempre le risorse risolvono i problemi se non si ha una visione, e per il nostro settore serve ridefinire i tempi della città: la mobilità vive all’interno di un principio di contraddizione storica, cioè ci sono meno mezzi nell’ora di punta e ci sono troppi mezzi nell’ora cosiddetta di ‘morbidà, scuole e lavoro partono tutti allo stesso orario. La pandemia ha dimostrato che nella differenziazione di orario si ottiene la rarefazione delle persone in una fascia oraria di punta più ampia, con una differenziazione di orario il Tpl ha funzionato”. (ITALPRESS).